apicella connaction

Organizzare un evento che riunisca oltre 1.500 partecipanti provenienti da tutta Italia non è impresa da poco. Se poi l’evento si svolge all’estero, in una città affascinante come Casablanca, lo sforzo organizzativo assume proporzioni titaniche. Eppure, Welcome Travel Group è riuscito nell’intento, dando vita a “Casablanca connACTION“, la convention che non possiamo chiamare con questo nome e che dal 4 al 7 aprile ha trasformato la metropoli marocchina nel fulcro del turismo organizzato italiano.

Un evento senza precedenti

L’evento ha visto la partecipazione di 1.380 agenti di viaggio delle reti Welcome Travel e Geo, su un totale di 2.600 affiliate al network, oltre a 65 partner commerciali. Un’adesione massiccia che ha richiesto una logistica impeccabile: 780 posti aerei prenotati con Royal Air Maroc e 750 con Neos. Fondamentali le partnership con Moroccan National Tourism Office (ONMT), Allianz Partners, ITA Airways, Trenitalia e Mastercard, che hanno sostenuto l’evento contribuendo al suo successo.

Che confusione, sarà perché ti amo

Il motivetto di benvenuto dei Ricchi e Poveri che ha risuonato incessante nell’ascensore dell’hotel che ci ha ospitato è stato emblematico: in un evento che ha coinvolto 1.500 persone tra agenti di viaggio, partner, giornalisti e fornitori, il caos era inevitabile. Voli da coordinare, transfer da “ottimizzare”, badge da distribuire, agende da incastrare, ritardi da gestire. Ma è proprio in questo vortice di imprevisti, telefonate incrociate, chat infuocate e corse contro il tempo che si è rivelato il vero motore del network: lo spirito di squadra. Nessuno si è tirato indietro, tutti hanno dato una mano. Dallo staff logistico agli agenti più esperti, passando per i partner commerciali e il team centrale, ognuno ha portato il suo pezzo per tenere insieme l’enorme puzzle. E così, pur tra varie imprecisioni, tutto ha funzionato. Con quel mix di professionalità, passione e sana follia che rende grande Welcome Travel Group. Perché sì, forse c’è stata confusione. Ma è stata una confusione che ha fatto bene. Sarà perché, in fondo, ci si crede davvero.

Innovazione e strumenti per le agenzie

Nel corso dell’evento, sono state presentate due importanti novità per supportare le agenzie nel processo di digitalizzazione:​

  • Tool di intelligenza artificiale: un sistema che permette agli agenti di accedere rapidamente ai contenuti pubblicati, sia in forma scritta che vocale, semplificando l’accesso alle informazioni e velocizzando il processo di vendita.​
  • Piattaforma e-commerce: una nuova funzionalità che consente alle agenzie di vendere pacchetti online con tre modalità di pagamento integrate (carta di credito, buy now pay later e bonifico), incassando direttamente sul proprio conto

I numeri di Welcome Travel Group

Nel 2024 Welcome Travel Group ha contato su 2606 agenzia viaggi su 7551 complessive in Italia realizzando un fatturati di 2,31 miliardi su 5,51 miliardi del comparto. In pratica con il 35% dei punti vendita ha realizzato il 42% del fatturato del settore. Per il CEO, Adriano Apicella è questa la numerica chiave che indica la bontà del lavoro svolto. Un risultato ancora più importante se si pensa che nel 2019 le agenzie affiliate erano 2993 e fatturavano 1,89 miliardi. In pratica oggi con il 13% di agenzie in meno Welcome fattura il 22% in più. E non è certo solo una questione di inflazione: è aumentata anche la numerica dei clienti, del 4%, da 1,33 milioni del 2019 a 1,39 milioni attuali.

Intervista ad Adriano Apicella, CEO Welcome Travel Group

Da dove nasce il nome e l’idea dell’evento?

L’idea è nata da una riflessione collettiva: volevamo un nome che andasse oltre la semplice definizione di “convention”. “ConnAction” rappresenta l’essenza del nostro incontro annuale: un momento di connessione tra tutte le componenti del nostro network. È un evento che unisce azione e relazione, due aspetti fondamentali per affrontare le sfide attuali del mercato. La connessione, in questo contesto, non è solo tra agenzie e operatori, ma anche tra produzione e distribuzione, tra mondo fisico e digitale.

Quali sono gli obiettivi raggiunti in questa edizione a Casablanca?

L’obiettivo principale è creare consapevolezza. Vogliamo accompagnare tutte le 1.380 agenzie presenti in un percorso comune, condividere strumenti, opportunità e visioni. Non è un educational, lo abbiamo chiarito fin dall’invito: siamo qui per lavorare. Il primo giorno è stato interamente dedicato alla formazione, mentre i momenti successivi servono per conoscere meglio la destinazione e rafforzare i legami tra i partecipanti. Abbiamo voluto un evento davvero inclusivo, aperto a tutte le 2.600 agenzie del network, senza selezioni.

Perché avete scelto il Marocco come sede della convention?

Con il Marocco si è creata subito un’ottima sinergia. Casablanca, in particolare, rappresenta una destinazione in forte crescita, anche in virtù degli investimenti infrastrutturali annunciati, tra cui quelli sull’aeroporto. Il Marocco è facilmente raggiungibile e il suo prodotto classico – le città imperiali – è sempre più richiesto. Ma serve uno sforzo ulteriore, soprattutto sul fronte balneare: se si riuscisse a valorizzare anche la costa, questa destinazione potrebbe davvero quadruplicare i numeri attuali. Il rapporto qualità-prezzo è competitivo, specie se paragonato ad aree come Grecia, Spagna o Egitto.

Durante l’evento si è parlato anche del ruolo delle agenzie nel post-pandemia. Come sta evolvendo il settore?

Siamo più forti del 2019, lo dicono i numeri. Oggi il clima è positivo, c’è una rinnovata energia sia nelle agenzie sia nei partner commerciali. Il problema non sono più i competitor tradizionali, ma i grandi player online. Per questo dobbiamo rendere le agenzie davvero “figita”, capaci cioè di coniugare fisico e digitale. Non serve competere con i grandi portali, ma servire bene i propri clienti, anche attraverso i canali digitali. La filiera deve diventare più fluida, dal social al CRM fino alla chiusura della pratica e alla gestione amministrativa.

Quali strumenti state mettendo in campo per agevolare questo processo?

Abbiamo lanciato due novità importanti. La prima è un tool basato su intelligenza artificiale che consente agli agenti di accedere rapidamente ai contenuti pubblicati, sia in forma scritta che vocale. La seconda è una nuova piattaforma e-commerce che permette alle agenzie di vendere pacchetti online con tre modalità di pagamento integrate, tutte incassate direttamente sul conto dell’agenzia. Inoltre, stiamo potenziando il servizio di newsletter B2C e il nuovo sistema di “marketing distribuito” che consente alle agenzie di personalizzare la comunicazione in base al target.

A proposito di comunicazione, qual è oggi la maggiore difficoltà?

Il tempo. Spesso la mancanza di tempo viene usata come alibi. Capisco che la gestione di un’agenzia sia complessa, ma non possiamo permetterci di ignorare opportunità che fanno la differenza. Il 26% delle agenzie non legge la nostra newsletter, nonostante vi siano tutte le informazioni cruciali. Abbiamo bisogno di un salto culturale. La digitalizzazione non deve essere subita, ma guidata. Il nostro compito è supportare, ma serve una partecipazione attiva.

Un messaggio forte è arrivato anche sul tema dell’unità del settore. Perché oggi è ancora così difficile fare sistema?

Purtroppo siamo una categoria di individualisti. È una questione culturale. Eppure solo uniti possiamo contare davvero nei contesti decisionali, anche a livello europeo. La Direttiva Pacchetti, ad esempio, rischia di penalizzare fortemente tutta la distribuzione organizzata. E l’Italia è praticamente l’unico paese che sta reagendo. Dobbiamo far sentire la nostra voce, non per difendere interessi di parte, ma per proteggere il valore della filiera. Se si affossa il tour operating, noi agenzie non avremo più nulla da vendere.

Quali sono le prossime sfide per Welcome Travel Group?

Crescere in qualità, non in quantità. Non ci interessa aumentare i numeri, vogliamo far crescere le performance delle agenzie esistenti. Dobbiamo diventare più rapidi, più efficaci, più produttivi. Abbiamo ancora debiti da saldare ereditati dal Covid, ci serviranno altri quattro anni per rimetterci completamente in carreggiata. Ecco perché è fondamentale fare margini, ottimizzare i processi e puntare sulla formazione e sul ricambio generazionale. Devo dire che, rispetto allo scorso anno, ho visto più giovani: è un segnale che mi dà fiducia.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del turismo e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine b2b sulla travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi, storytravel.org, sul turismo cinematografico, e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Laureato in economia aziendale in Bocconi, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager dei magazine TTG Italia ed Event Report e delle fiere del gruppo TTG e BTC. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media su turismo e tecnologia. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero" (2019).

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