wedding tourism

Il turismo legato ai matrimoni di coppie straniere continua a essere un volano per l’economia italiana. Nel 2024, il settore ha registrato oltre 15.100 eventi, segnando una crescita dell’11,4% rispetto all’anno precedente. L’indotto generato sfiora il miliardo di euro, con una spesa media per matrimonio di circa 61.500 euro, in crescita del 4,2%. Questi sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze per Italy for Weddings e presentati da Convention Bureau Italia.

Le preferenze delle coppie straniere: simbolico il rito più scelto

Il wedding tourism italiano si conferma un segmento in continua evoluzione, con una forte preferenza per i matrimoni simbolici, scelti dal 64% delle coppie, mentre il rito civile si attesta al 22,5% e quello religioso al 13,5%. Le celebrazioni, oltre a essere sempre più personalizzate, coinvolgono un numero crescente di invitati: il 56,1% degli eventi ha avuto tra i 51 e i 100 ospiti, mentre il numero medio degli invitati è aumentato da 60,7 a 63,2.

Destinazioni più richieste: il Centro Italia in testa

L’attrattività dell’Italia per le coppie straniere si conferma alta in tutte le macro-aree del Paese, con una distribuzione sempre più omogenea. Il Centro Italia resta la destinazione preferita, attirando il 31,3% degli eventi, seguito da Sud e Isole (29,3%). Il Nord Ovest raccoglie il 22,9% delle richieste, mentre il Nord Est chiude con il 16,5%. Tra le regioni più apprezzate figura la Sicilia, che ospiterà la terza edizione di Italy for Weddings – The Event, in programma a Palermo dal 18 al 21 febbraio 2025.

Un settore che si estende su tutto l’anno

Sebbene i mesi di maggio, giugno e luglio rimangano il periodo di punta con oltre il 50% delle celebrazioni, la stagionalità del wedding tourism si sta allungando. Ottobre e novembre hanno visto un incremento delle richieste, arrivando a rappresentare il 22,4% del totale. Questo fenomeno contribuisce a rendere il settore un asset strategico per il turismo italiano, distribuendo flussi turistici su un arco temporale più ampio.

Gli Stati Uniti dominano il mercato, crescono i Paesi asiatici

Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di riferimento, rappresentando il 30,4% delle richieste, seguiti da Regno Unito (20,7%) e Germania (8,7%). La quota complessiva dei Paesi europei è cresciuta di un punto rispetto al 2023, arrivando al 53%. Ma la vera novità è l’incremento delle richieste dai mercati di lungo raggio, con una crescita significativa da Cina, Giappone, Russia ed Emirati Arabi.

Ville e residenze storiche le location più ambite

Quando si tratta di location per le nozze, le coppie straniere continuano a prediligere ville (23,9%) e residenze storiche (13,8%), seguite da borghi (12,4%) e castelli (11,9%). In crescita anche le richieste per rifugi, siti archeologici e barche a vela, a conferma di una tendenza verso eventi esclusivi e fortemente legati al territorio.

Il ruolo chiave dei wedding planner

L’organizzazione delle nozze diventa sempre più complessa e personalizzata, spingendo un numero crescente di coppie a rivolgersi a professionisti del settore. Nel 2024, il 46,3% dei matrimoni è stato curato da wedding planner, in aumento rispetto al 44,2% del 2023. Un trend che conferma l’importanza del supporto di figure specializzate per gestire eventi di alto livello.

Tendenze per il 2025: esperienzialità e sostenibilità

Guardando al futuro, il settore del destination wedding si muove sempre più verso esperienze immersive e personalizzate. Tra le principali tendenze del 2025 emergono il crescente interesse per gli intimate wedding e le wedding week, oltre a un’attenzione particolare alla sostenibilità, con un focus su riduzione degli sprechi e utilizzo di materiali eco-friendly. Inoltre, le coppie richiedono sempre più frequentemente cerimonie all’aperto e in contesti naturali, in linea con il desiderio di autenticità ed esclusività.

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