Durante i mesi di chiusura Viva Resorts ha investito molto nelle infrastrutture, soprattutto nell’hotel più noto della sua collezione, il Viva Wyndham Dominicus Beach di Bayahibe. Alla fine di marzo, infatti, la catena, che possiede e gestisce resort all inclusive ai Caraibi, aveva dovuto chiudere – in seguito alla pandemia internazionale – tutte le sue 8 proprietà, di cui 7 sono commercializzate anche da tour operator italiani.
In luglio ha potuto riaprire il Viva Wyndham Maya, in Messico. In settembre il Viva Wyndham Dominicus Beach.
In novembre le aperture raddoppiano da 2 a 4, perché sempre in Rep. Dominicana, riprendono le attività il Viva Wyndham V Samaná e il Viva Wyndham Tangerine
Durante i mesi di lockdown l’azienda dunque non si è fermata. Ha messo in cantiere un nuovo sito web e ha stanziato fondi per effettuare lavori difficili.
Commenta il Presidente Ettore Colussi: “Per Viva Resorts questo è un momento epocale; è infatti la prima volta che abbiamo chiuso i nostri resort per un periodo così prolungato. Abbiamo cercato di tramutare questo tempo in opportunità, investendo nel miglioramento delle nostre strutture, in restyling che erano già in programma ma che con questa chiusura sono stati accelerati. Parallelamente abbiamo messo in atto tutte le azioni di sanificazione, seguendo le guide internazionali, così da essere pronti a ricevere i turisti in totale sicurezza: il Viva Wyndham Maya e il Viva Wyndham Dominicus Beach hanno ottenuto il POSI Check da Cristal. In novembre le strutture riaperte salgono a 4, aperte ai mercati locali e ai primi turisti internazionali”.