Andremo in vacanza questa estate? In Italia o all’estero? I villaggi italiani saranno pronti ad accogliere i turisti? Valtur rompe gli indugi e in una conferenza stampa convocata su Zoom con i media di settore prova a dare una risposta alla incertezze di questi giorni per il comparto turistico italiano. “Noi siamo pronti alla ripartenza – spiega Giuseppe Pagliara, a capo della holding che detiene i brand Nicolaus e Valtur – ma vogliamo regole chiare. Per questo ci appelliamo al Governo per non subire delle imposizioni normative, ma per far parte dei tavoli in cui si ragione come agevolare la riapertura”.
Il gruppo ha ipotizzato due scenari per le riaperture, uno positivo e l’altro negativo. “Nello scenario più positivo – spiega Pagliara – il Mare Italia apre in estate con forte ricorso al last minute insieme ad alcune destinazioni a corto raggio come Tunisia ed Egitto. In Grecia situazione più complessa perché non ha flussi interni tali da rendere conveniente la riapertura degli hotel. In autunno-inverno potrebbero invece riprendere Maldive e Zanzibar che sono le destinazioni estere più richieste. Con queste ipotesi potremmo chiudere il 2020 perdendo solo il 25% del fatturato, grazie anche a due ottimi primi mesi dell’anno. E’ un’ipotesi che dipende però anche da scelte governative: ad esempio una riapertura prematura delle scuole potrebbe inficiare un prolungamento di stagione a settembre”
Sono due le grandi incognite che pesano su questa ripresa: le responsabilità verso clienti e fornitori e i costi aggiuntivi della ripresa, dovuta all’adeguamento alle normative di distanziamento sociale e precauzioni anti contagio. “Ci siamo messi subito al lavoro per capire quali servizi possono essere forniti e quali no – spiega Pagliara – abbiamo un gruppo di lavoro dedicato a questi aspetti che avrà l’opportunità di sperimentare nuovi servizi che non erano mai stati richiesti prima d’ora. Finchè non ci saranno disposizioni chiare non potremo fare delle scelte ma intanto stiamo lavorando su più scenari che non possiamo divulgare perché sono anche ipotesi su cui ci giocheremo il nostro vantaggio competitivo. In questa fase farà la differenza l’attività di messa in sicurezza del cliente in base a una valutazione dei costi e degli investimenti necessari. Fortunatamente abbiamo accantonato delle riserve dedicate a investimenti straordinari e con ogni probabilità le useremo per garantirci una ripartenza forte”