Si apre il prossimo 10 agosto la Giornata Mondiale del Turismo LGBT+ 2023, promossa dalla Camera di Commercio LGBTQ+ Argentina (CCGLAR) e per l’Italia da Gay.it e Gay Friendly Italy. L’obiettivo è dare uno sguardo alle nuove tendenze di mercato ma anche di sensibilizzare la comunità internazionale sull’importanza socio culturale del turismo LGBT+ e del suo potenziale impatto sul mercato dell’occupazione giovanile e non solo.
La Camera di Commercio LGBT+ Argentina (CCGLAR) insieme a Gay.it e Gay friendly Italy, promuovono il turismo inclusivo, responsabile, sostenibile, sicuro e accessibile, invitando tutti in Italia a prendere parte a questa celebrazione, insieme ad altri paesi e destinazioni che nel mondo rispettano e promuovono la diversità e l’inclusione LGBT+ per i propri abitanti e per i propri viaggiatori.
Giornata Mondiale del Turismo LGBT+ 2023: il motto
La Giornata Internazionale del Turismo LGBTQ+ viene celebrata dal 2020, con eventi, dichiarazioni e attività legate a un tema ogni anno. Il tema di quest’anno è: “Scoprire, Condividere e Custodire: Turismo LGBTQ+ verso una Prosperità Sostenibile”, allineato con lo slogan proposto dall’Organizzazione Mondiale del Turismo per quest’anno, che torna a focalizzarsi sul futuro mentre il settore continua a riprendersi rapidamente. Rafforza l’opportunità di ripensare come affrontiamo il turismo, mettendo al primo posto tutte le persone e il pianeta, rendendo il nostro settore più sostenibile, inclusivo e resiliente.
Il 10 agosto deve rappresentare un’opportunità per ciascun paese che accoglie liberamente i viaggiatori LGBT+, in un mondo che ancora oggi discrimina fortemente l’orientamente sessuale, di intraprendere azioni ed eventi che possano far prendere coscienza dell’importanza di rendere il turismo LGBT+ sempre più accessibile e inclusivo a tutti.
Un pensiero ai pionieri del Turismo LGBT+
Il 10 agosto è anche la giornata per celebrare e ricordare tutti coloro che in passato hanno reso più sicure le esperienze di viaggio della comunità LGBT+. Un gesto di riconoscenza e gratitudine per coloro che hanno reso la diversità un valore speciale da amare e rispettare nel tempo. In particolare si ricorda “The Address Book” pubblicato nel 1965, l’equivalente per la comunità LGBT+ “The Green Book” che guidava i viaggiatori afro-discendenti attraverso il sud segregato degli Stati Uniti d’America. Ed infine, Bob Damron uno dei pionieri del turismo LGBT+, che ha guidato negli anni attraverso le sue edizioni centinaia e migliaia di persone LGBT+ come un ponte, unendo la comunità attraverso esperienze sicure che hanno permesso l’espansione del mercato e della comunità stessa verso destinazioni in cui l’inclusività e la diversità sono valori universali e aggiunti per la società.