Sono dati interessanti quelli emersi dalla ricerca “Quali potranno essere le linee guida per una ripresa del comparto turistico finita l’emergenza Covid19?” condotta da Turismo Torino e Provincia con il suo Osservatorio Turistico interno – in collaborazione con l’Università di Torino – nel periodo del lockdown.
Mesi che hanno visto l’ATL impegnata nel rimanere in contatto con i suoi pubblici – dal cliente finale al trade al MICE, attraverso l’invio di newsletter informative, ai follower dei social grazie alla campagna #noicisiamo, al comparto ricettivo mediante un’assistenza mirata sull’evolversi delle normative e della contingenza sino ai membri della rete internazionale European Cities Marketing – consapevoli del fatto che seppur non si potesse suscitare una call to action era fondamentale mantenere un dialogo ed essere sempre presenti!
Parallelamente, sono stati oltre 1000 gli attori coinvolti presenti sul territorio e intervistati telefonicamente tra strutture alberghiere ed extra alberghiere, ristoranti aderenti ai prodotti dell’ATL, musei, guide turistiche, comuni soci, operatori del registro incoming, outdoor, consorzi e gestori di impianti sciistici e un focus sul settore eventi/congressuale.
Che cosa è emerso?
Premesso che l’indagine non ha volutamente toccato l’aspetto economico, l’obiettivo è stato quello di comprendere la situazione di coloro che operano nel settore turistico, con un atteggiamento di ascolto, e di guardare ad ipotetiche soluzioni tenendo inoltre conto delle tendenze fotografate da realtà di respiro internazionale come European Cities Marketing e ENIT – Ente Nazionale per il Turismo Italiano.
Puntare sul turismo slow e sostenibile è ora più che mai necessario; il “new normal”, la nuova normalità, ci permette di ragionare su scenari che non ci avevano mai toccato e che ora invece rappresentano le soluzioni più efficaci al tempo della ripresa: occorre guardare a valori come la coesione, la cosiddetta “coopetition” e costruire nuovi ed innovativi prodotti e servizi turistici per catturare l’attenzione del turista che, in questo momento storico, è alla ricerca in primis di sicurezza e benessere; in questa fase, infatti, il turismo sarà maggiormente di prossimità privilegiando gli spostamenti con mezzi propri e scegliendo formule di intrattenimento nel tempo libero all’aria aperta, in luoghi non affollati e spazi incontaminati.
L’uso della tecnologia e l’utilizzo di soluzioni digitali con un approccio proattivo, una proposta di comunicazione in grado di raggiungere un pubblico “nuovo”, la definizione di un cartellone territoriale coordinato di appuntamenti/eventi/iniziative, un approccio slow e sostenibile con una spiccata attenzione nell’offerta all’ambiente, sono le linee guide emerse dalla ricerca.
“E’ stata una ricerca – sottolineano Damiano Cortese, Ricercatore del Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere e Culture Moderne e Valter Cantino, Professore Ordinario del Dipartimento di Management – che ci ha permesso di comprendere la condizione e percezione attuale sul territorio, osservando le ipotesi di soluzione che si stanno costruendo. Adeguamento delle proposte turistiche in ottica di sostenibilità e collaborazione locale, ma anche di relazione nuova e rinnovata con il cliente, sono, al di là della naturale attenzione alla salute e sicurezza, i principali risultati che abbiamo confrontato e contestualizzato in un quadro di analisi nazionale e globale, per delineare approcci e linee utili per la ripresa”.
Lo scenario tracciato ha permesso a Turismo Torino e Provincia di definire una strategia a breve/medio termine che come sottolinea Daniela Broglio, Direttore di Turismo Torino e Provincia “Questo è il risultato dell’ascolto, in questi mesi di lockdown, delle istanze e dei bisogni degli operatori che lavorano nel territorio; sono emersi inevitabilmente dei bisogni di natura soprattutto economica ma anche delle conferme e suggestioni che ci hanno permesso di elaborare una serie di riflessioni ed azioni – in linea con l’operato della Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio – per promuovere la nostra destinazione in un periodo particolare come questo; azioni che prevedono, da un lato il coinvolgimento della filiera turistica e l’assoluta certezza ora più che mai che occorra unire le forze e fare coopetition – dimenticando gli individualismi – e dall’altro che considera le tendenze del mercato turistico”.
Quali sono le principali azioni?
► Il potenziamento dell’utilizzo della tecnologia attraverso la realizzazione di webinar, un’ottima occasione per far conoscere ad un pubblico di agenti di viaggio e tour operator, nazionali e internazionali, le risorse del territorio puntando su quelli che saranno i prodotti più ricercati dai loro clienti ovvero il turismo all’aria aperta (che sia la passeggiata in citta o il trekking in collina e alta montagna), i borghi e le frazioni più remoti e meno conosciuti, le aree montane dove praticare le attività sportive tipiche dell’outdoor;
► L’utilizzo della potenza delle ota (Online Travel Agency), una vetrina importantissima per la fase della ripartenza in quanto si rivolgono ad un pubblico giovane, ad individuali e a famiglie con dimestichezza con le nuove tecnologie e che, a detta di molti studi di settore, saranno i primi a ripartire;
► La definizione di campagne di influencer marketing che prevedono l’arrivo sul nostro territorio di influencer nazionali e internazionali con l’obiettivo di promuovere attraverso i loro canali l’offerta turistica della destinazione;
► L’implementazione del portale web con nuovi contenuti legati al tema accanto ad una campagna seo e sem sul tema “vacanza attiva”;
► la valorizzazione di prodotti all’insegna della mobilità dolce e della sostenibilità quali la Via Francigena piemontese – puntando sulla formazione degli operatori lungo il percorso sugli aspetti del turismo in sicurezza, adattando il menù del pellegrino” a “picnic del pellegrino” e facilitando la prenotazione per piccoli gruppi – le visite ai castelli e dimore storiche in provincia di Torino;
► il supporto nella promozione di iniziative esistenti legate all’outdoor come nelle Valli di Lanzo e nel Parco Nazionale del Gran Paradiso con azioni ad hoc;
► il supporto nel rilancio del prodotto legato alla gastronomia locale con azioni ad hoc;
► La valorizzazione della torino+piemonte Card 24 ore che consente l’ingresso a 3 musei, la possibilità dell’acquisto online oltre alla prenotazione on line della fascia oraria di visita al museo prescelto e grazie al QR code la garanzia dell’entrata in sicurezza grazie alla distanza interpersonale tra possessore card e biglietteria.