In un comunicato congiunto le associazioni del turismo organizzato Aidit, ASTOI Confindustria Viaggi, Assoviaggi e FTO lanciano il loro ultimatum e chiedono al Governo di dare evidenza pubblica di ciò che intende fare per Tour Operator e Agenzie di Viaggi, anche con riferimento alle aziende sopra i 5 milioni di fatturato, che non hanno nemmeno beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’art. 25 del DL Rilancio. La pazienza dimostrata fino ad oggi da imprese e lavoratori è stata ormai sostituita da indignazione e sconcerto. Le Associazioni pretendono risposte urgenti per un settore che è arrivato al collasso: in alternativa si renderanno promotrici di una protesta senza precedenti.
Non c’è più tempo, spiegano le associazioni: “A settembre ci sarà la resa dei conti: molte aziende hanno già previsto di chiudere, molte altre lo faranno sicuramente nei mesi successivi. Migliaia di lavoratori e di famiglie verranno messi sul lastrico, andando comunque a gravare sulle casse dello Stato. E ciò rende ancora più incomprensibile i mancati aiuti: è davvero impossibile riuscire a capire come il comparto di Tour Operator, Agenzie di Viaggi e Agenzie di Eventi, con un volume d’affari di 20 miliardi di euro e oltre 80 mila dipendenti, sia stato privato di ogni misura di sostegno, nonostante abbia subito una perdita di oltre l’80% del fatturato annuo. Quelle che a marzo erano solo previsioni, ad inizio agosto sono divenuti dati certi che, nella loro crudezza, confermano decrementi che dovrebbero portare qualsiasi Governo a introdurre con urgenza ogni misura utile. Non si è perso solo il fatturato da marzo ad agosto, è a rischio quello di un intero anno”.
“Ora, da più fonti, si sente parlare di un prossimo decreto dedicato al turismo o di un pacchetto di misure mirate per il settore, a valere sul prossimo scostamento di bilancio – prosegue il comunicato – Auspichiamo un immediato ed effettivo coinvolgimento delle categorie nell’elaborazione di queste misure e, soprattutto, ci auguriamo che il governo non intenda, per l’ennesima volta, riservare le “briciole” al settore più colpito per antonomasia. Invitiamo quindi il governo a non mancare anche quest’ultima chance. In assenza di coinvolgimento e di aiuti concreti, annunciamo che il turismo organizzato non morirà nel silenzio e non accetterà questo destino senza reagire”.