Sono stati presentati il 14 novembre, in occasione del Digital Tourism, al Centro Culturale San Gaetano a Padova, i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi (OICE) 2023 con focus sulla Regione del Veneto, enunciati e commentati da Gabriella Gentile, Presidente di Federcongressi&eventi. L’incontro ha visto un’importante partecipazione da parte del pubblico: professionisti del settore turistico, stakeholder e Istituzioni.

Il Digital Tourism, giunto all’ottava edizione, è un evento volto a far conoscere gli scenari dell’innovazione tecnologica e le nuove soluzioni digitali disponibili per il mercato dell’ospitalità e del travel.

Gli Eventi in Italia e nel Veneto nel 2023: trend positivo

Si rilevano dati positivi a livello nazionale con 340.057 eventi nel 2023 in crescita del +12.0% rispetto al 2022 distribuiti su circa 487.103 giornate (+13,2% sul 2022) che hanno coinvolto 27.152.890 partecipanti (+28,0% sul 2022) per un totale di 41.835.932 presenze (+31,9% sul 2022). L’andamento positivo si conferma anche nella Regione Veneto dove si nota, infatti, una continua crescita con 31.338 eventi svolti nel 2023, +9.9% rispetto al 2022: 2.365.263 i partecipanti, con 46.181 giornate di eventi per un totale di 3.580.523 presenze, +29,9%.

Gli alberghi sono la prima tipologia di sede utilizzata con il 63%, le imprese sono il primo cliente con il 62% e la provenienza dei partecipanti è al 50% locale. Il numero medio di partecipanti per evento è di 75,5 che si conferma in linea con la media italiana di 79,8, mentre la durata media è di 1.47 giorni.

Dopo la presentazione della ricerca, realizzata grazie al sostegno della Regione del Veneto, Laura Favaretti, Responsabile Padova Convention & Visitors Bureau, ha introdotto i responsabili del Venice Region Convention Bureau Network, gruppo di lavoro che include i rappresentanti dei sette convention bureaux veneti, con i quali ha condiviso il palco durante un focus specifico per ogni destinazione.

La Presidente Gentile ha sottolineato infine: «I dati positivi della meeting industry nel Veneto riflettono il buon andamento del MICE italiano e sono frutto anche di una visione condivisa dai singoli territori che hanno fatto sistema per promuoversi in maniera ancora più efficace nel settore dei congressi e degli eventi. Un esempio virtuoso che dimostra come fare network sia, oggi più che mai, un elemento vincente per affrontare mercati sempre più competitivi».

Il settore congressuale a Padova: crescita ed esempi di best practice

A seguire Favaretti ha moderato e aperto il tavolo di confronto, alla presenza di Stefan Marchioro della Direzione Turismo della Regione del Veneto e Stefania De Toni, responsabile di Padova Congress.

Padova ha registrato risultati particolarmente positivi nel 2023, con una interessante crescita degli eventi internazionali. La città si posiziona come la terza provincia per numero di eventi, con un incremento del 14,1% rispetto all’anno precedente. Gli eventi organizzati hanno portato nella destinazione circa 553.396 partecipanti in 9.085 giornate, per un totale di 852.450 presenze, segnando un +23,9% rispetto al 2022.

In particolare si conferma il posizionamento della destinazione come sede di congressi associativi in ambito scientifico e medico, grazie all’importanza dell’Università patavina, alla efficienza e funzionalità del nuovo centro congressi, e grazie ad una serie di servizi creati ad hoc per gli organizzatori congressuali: accordi con i servizi di trasporti, agevolazioni nella ristorazione, desk di accoglienza turistica, e alcune best practice in tema inclusività come l’iniziativa di “child care” presso Padova Congress durante i congressi internazionali, per favorire l’affluenza di genitori e famiglie di professionisti.

Il successo della destinazione è anche frutto di una visione strategica che integra politiche territoriali di sviluppo, innovazione tecnologica e una comunicazione mirata, rafforzando il posizionamento di Padova come destinazione di eccellenza per il turismo congressuale.

Stefan Marchioro ha infine evidenziato come i dati presentati confermino la capacità del territorio veneto di lavorare in sinergia, per sviluppare destinazioni turistiche sempre più attrattive: «Anche in Veneto, così come nel resto di Europa, il segmento MICE tende ad essere integrato all’interno delle organizzazioni che gestiscono le destinazioni, con dinamiche virtuose e collaborative».

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