Sentenza storica in Italia sul tema delle recensioni false online: un truffatore seriale di recensioni online è stato per la prima volta condannato al carcere oltre che a una pena pecuniaria.
In uno dei primi casi legali nel suo genere, il Tribunale Penale di Lecce ha stabilito che scrivere recensioni false utilizzando un’identità falsa è un crimine secondo la legge italiana. Ad essere condannato è stato il proprietario dell’agenzia di comunicazione PromoSalento, che – secondo l’accusa – vendeva pacchetti di recensioni false ai business dell’ospitalità in Italia. Per questo motivo la pena comminata è stata valutata in 9 mesi di prigione più il pagamento di circa 8.000 Euro per spese e danni.
Si tratta di una sentenza di primo grado emessa a giugno scorso dalla 2° Sezione Penale del Tribunale di Lecce e alla quale, ad oggi, non risulta sia stato presentato appello.
TripAdvisor ha supportato il procedimento contro PromoSalento costituendosi parte civile e ha condiviso le prove raccolte dal suo team interno di investigazione frodi e fornito il supporto dei suoi consulenti legali italiani.
I fatti contestati risalgono al 2015, anno in cui Tripadvisor, dopo aver ricevuto la segnalazione di email in cui PromoSalento commercializzava pacchetti di fake reviews, ha bloccato o rimosso circa un migliaio di recensioni attribuibili alla società condannata e realizzate a favore di diverse proprietà su Tripadvisor.
Brad Young, VP, Associate General Counsel, TripAdvisor, ha dichiarato: “Crediamo che si tratti di una sentenza storica per internet. Scrivere recensioni false ha sempre rappresentato una violazione della legge ma questa è la prima volta che, come risultato, il truffatore è stato mandato in prigione. Investiamo molto nella prevenzione delle frodi e siamo efficaci nell’individuarle: dal 2015 abbiamo bloccato le attività di più di 60 aziende di recensioni a pagamento nel mondo. Ma non possiamo fare tutto da soli ed è per questo che desideriamo collaborare con le autorità competenti e le forze dell’ordine per supportare i loro procedimenti penali”.
“Le recensioni online rivestono un ruolo fondamentale nel turismo e nelle decisioni di acquisto dei consumatori ma è importante che tutti seguano le regole” ha aggiunto Pascal Lamy, Chairman, World Committee on Tourism Ethics, UNWTO. “Le recensioni false violano chiaramente le linee guida del World Committee on Tourism Ethics, che abbiamo pubblicato l’anno scorso per indirizzare a un uso responsabile dei punteggi e delle recensioni sulle piattaforme digitali. Le raccomandazioni sono state sviluppate in collaborazione con TripAdvisor, Minube e Yelp e sappiamo che la cooperazione con l’industria ha un ruolo importante nell’individuazione di frodi sulle recensioni”.
Come segnalare la vendita di recensioni false
Chiunque venga approcciato o contattato da aziende o individui che offrono false recensioni non deve instaurare nessun rapporto con loro – spiega l’azienda del Gufo in una nota – ma condividere invece le informazioni direttamente con TripAdvisor scrivendo a paidreviews@tripadvisor.com.