Il 61,8% dei turisti italiani vorrebbe visitare gli USA nel giro di due anni. E’ quanto emerge dalle rilevazioni di Brand USA che ha registrato la più alta percentuale degli ultimi 5 anni sull’appeal della destinazione da parte dell’Italia, anche più alto del 2018 quando la percentuale era stimata al 60%. Altri dati interessanti riguardano la finestra di prenotazione, fissata sui 3-5 mesi prima e il periodo di vacanza che, come da tradizione italiana, predilige i tre mesi estivi.
“La forza del dollaro e l’inflazione non stanno influendo sul desiderio di visitare gli Stati Uniti – spiega Mathura Premaruban, head of global communications di Brand Usa  – Gli States restano una destinazione da sogno, non solo nelle grandi città spinte dal cineturismo e in particolare da Netflix. Registriamo anche un interesse verso le destinazioni minori e oggi è questo il nostro obiettivo”.

Secondo le stime nel 2022 si attendevano 713mila arrivi italiani negli States, ma gli andamenti delle prenotazioni dei tour operator suggeriscono che questa cifra potrebbe essere stata superata e avvicinarsi al milione di arrivi pre pandemia. Anche per il 2023 c’è ottimismo con un ritorno dell’advance booking e i tour operator principali (tra questi Alpitour, Alidays e Quality Group) che hanno già raggiunto il 50% dei loro obiettivi di riempimento verso gli States.
Inoltre partiranno presto nuovi voli: dal 27 maggio United inaugura la Roma-San Francisco, attiva anche con ITA Airways dal 1° luglio. E sempre ITA il 2 giugno parte con il Roma-Washington. L’Italia resta così nella top five dei mercati europei per gli Stati Uniti, dietro Uk, Germania, Francia e Spagna.

D’altra parte la forza del dollaro sta portando molti turisti americani in Europa e soprattutto in Italia. In Toscana, una delle mete più richieste, si registra il tutto esaurito per Pasqua. Ad esempio i dati di Place of Charme, catena di hotel e resort a 4 stelle con forte presenza in Toscana, mostrano un’occupazione vicina al 100% per le strutture nella città di Firenze per il weekend dall’8 al 10 aprile, con una prevalenza di ospiti dagli Stati Uniti e dall’area EMEA. Le strutture nel Chianti e in zona Siena registrano al momento un’occupazione che, in media, supera già il 50% per quel fine settimana. In particolare, sono quasi raddoppiati rispetto all’anno scorso i viaggiatori americani diretti in queste zone, tra le più iconiche della Toscana e in Italia. A riprova della voglia dei viaggiatori di riscoprire questi luoghi, il fatto che quasi la metà delle prenotazioni siano avvenute con 3 mesi di anticipo.

Autore

  • Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

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