Napoli potrebbe seguire le orme di città come Venezia e Roma nell’introduzione di un ticket di ingresso per i luoghi più affollati dai turisti. La proposta, avanzata dal consigliere comunale Gennaro Esposito, mira a regolamentare i flussi turistici nei periodi di maggiore afflusso, in particolare durante le festività natalizie, e prevede l’adozione di un contributo di 5 euro per accedere alla celebre via dei presepi di San Gregorio Armeno e ai Decumani. L’obiettivo principale sarebbe preservare l’integrità del patrimonio culturale e migliorare la vivibilità della zona per i residenti.
Come funzionerebbe il sistema d’ingresso
La proposta prevede l’introduzione di un sistema digitale per gestire il ticket. I visitatori dovrebbero prenotare l’accesso attraverso una piattaforma online, che consentirebbe di scegliere fasce orarie precise, evitando così il sovraffollamento. Il pagamento del contributo potrebbe avvenire tramite carte di credito o sistemi di pagamento elettronico, con un’app mobile dedicata che offrirebbe anche informazioni turistiche e la possibilità di acquistare pacchetti integrativi, come visite guidate o sconti per altri luoghi di interesse in città. Il ticket verrebbe applicato esclusivamente in periodi critici, come il Natale, quando la via dei presepi è tradizionalmente meta di migliaia di visitatori al giorno. I residenti, i lavoratori della zona e alcune categorie specifiche – come i bambini sotto una certa età – sarebbero esenti dal pagamento.
Reazioni e critiche
La proposta ha suscitato reazioni contrastanti. Da un lato, il Comitato promotore dell’iniziativa sostiene che il contributo sia necessario per finanziare servizi essenziali, come la pulizia delle strade e il rafforzamento della sicurezza, e per garantire un’esperienza di visita più ordinata. Dall’altro, alcuni artigiani e commercianti di San Gregorio Armeno temono che la misura possa disincentivare il turismo e danneggiare le loro attività.
Anche l’assessore al Turismo di Napoli, Teresa Armato, ha espresso perplessità, dichiarando che l’introduzione di un ticket potrebbe risultare controproducente per l’immagine di accoglienza della città. La sfida sarà trovare un equilibrio tra la tutela del patrimonio e l’accessibilità.
Il tema dell’overtourism in Italia
Il caso di Napoli si inserisce in un dibattito più ampio sul fenomeno dell’overtourism in Italia. Venezia ha recentemente introdotto un contributo di accesso per i turisti giornalieri, con importi variabili fino 10 euro a seconda della stagione. L’obiettivo è ridurre la pressione su una città fragile, dove il turismo di massa rischia di compromettere la qualità della vita dei residenti e il patrimonio culturale.
A Roma, invece, si discute l’idea di applicare un ticket per visitare la Fontana di Trevi, con una possibile tariffa per lanciare la tradizionale monetina. Anche in questo caso, il focus è su una gestione più sostenibile del flusso turistico.
Napoli, dunque, con la proposta per San Gregorio Armeno, si prepara ad affrontare una delle questioni più delicate per le città d’arte: conciliare il turismo di massa con la sostenibilità. La chiave potrebbe risiedere in soluzioni innovative e digitali, che garantiscano un accesso regolato senza sacrificare l’accoglienza e l’inclusività. Tuttavia, il dibattito rimane aperto e richiederà il coinvolgimento di tutte le parti interessate per trovare la strada migliore.
