I presupposti per la riforma del sistema ECM stanno in questi giorni prendendo forma. Dopo la nomina in seno alla Commissione Nazionale Formazione Continua (CNFC) del gruppo di lavoro che avrà il compito di delineare gli elementi migliorativi del sistema, i principali stakeholders istituzionali si sono dati appuntamento il 24 febbraio a Treviso nell’ambito di “Be Relevant”, la XIII Convention Nazionale di Federcongressi&eventi, l’associazione della meeting industry italiana.
La tavola rotonda dal titolo “ECM: linee comuni per la salvaguardia di un patrimonio di
importanza primaria” condotta da Alberto Iotti e Paolo Zona, vedrà la partecipazione di Fernanda Gellona (Confindustria Dispositivi Medici), Alberto Macchi (Federcongressi&eventi), Francesco Mazza (Farmindustria), Paolo Messina (CNFC), Roberto Monaco (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri – FNOMCeO) e Nicoletta Parisi (Agenzia Nazionale Anti Corruzione – ANAC) e avrà l’obiettivo di mettere a fuoco, insieme agli interlocutori coinvolti, gli elementi critici salienti del sistema definendo, in vista dell’annunciata riforma, possibili linee di intervento condivise.
Il dibattito trarrà spunto da un’indagine conoscitiva che i Provider ECM di Federcongressi&eventi hanno condotto presso circa 4.000 operatori sanitari per comprendere il punto di vista e il livello di soddisfazione di coloro che, realmente, rappresentano i beneficiari dell’impianto formativo e sono quindi in grado di fornire utili spunti di approfondimento.
Nonostante i passi avanti, infatti, sussistono ancora diverse criticità che incidono sulla qualità degli outcome formativi e costituiscono un freno per il futuro del sistema stesso. Il riferimento va alla presenza di un assetto regolatorio complesso e non sempre coerente, ma anche al ruolo degli operatori sanitari, fruitori della formazione, spesso non al centro della dovuta attenzione in sede di definizione delle strategie complessive di sistema.