Gita romana per Qualitytravel che in data giovedì 18 maggio ha preso parte all’evento organizzato da ADA Lazio “Nuove prospettive turistiche e sostenibilità”.

Così, mentre all’IMEX di Francoforte si incontrava il gotha del turismo congressuale mondiale, al Grand Hotel Gianicolo, ADA Lazio, insieme a Federalberghi Roma e Unindustria annunciava, tra i tanti argomenti toccati, che il prossimo 25 maggio verrà presentato ufficialmente il Convention Bureau di Roma e del Lazio.

La sostenibilità per ADA LAZIO

Ad aprire le danze Manuel Libertucci, Presidente di Ada Lazio, l’associazione dei direttori d’albergo nata nel 1955 e presente in 10 Regioni italiane.

Libertucci spiega come il termine sostenibilità abbia per lui una doppia valenza: da una parte l’apertura a nuovi mercati che possono portare nuova linfa all’industria ricettiva, dall’altra la lotta all’abusivismo, con sostenibilità che assume in questo caso un’accezione economica, come possibilità per tutti gli albergatori di poter combattere ad armi pari conto affittacamere privati e b&b che allo stato attuale sfuggono a norme di sicurezza e fiscali, livellando verso il basso prezzi di mercato ma anche qualità dei servizi offerti”.

Qualità dei servizi che è tema centrale nelle politiche di Ada Lazio, impegnata nella formazione di una nuova classe manageriale di direttori d’albergo con il lancio della Business & Management School per Master post Laurea in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma.

Riccardo Cocco, vicepresidente di ADA Lazio, riferendosi sempre all’ambito della sostenibilità annuncia un’altra partnership che l’associazione sta portando avanti. Forse meno strategica dal punto di vista economico rispetto a quella con Sapienza o a quella con Confesercenti, Federalberghi, Federcongressi&eventi e Unindustria, con Roma Capitale e Regione Lazio per la nascita del Convention Bureau di Roma e del Lazio, ma di egual importanza per il forte impatto sociale in grado di generare.

Si tratta dell’accordo con il carcere di Rebibbia, in via di definizione, per il reintegro nel mondo del lavoro di detenuti e detenute. “Un banco di prova che parte dal Lazio ma che potrebbe essere esteso in futuro anche ad altre Regioni”,

Roma e Lazio: crescono i turisti ma si abbassa la spesa.

Con l’hashtag #vediamopositivo Riccardo Cocco saluta con speranza la nascita del nuovo CB di Roma e del Lazio.

“Un traguardo importante per una Regione che negli ultimi 5 anni ha fatto registrare un + 5% per cento di presenze annuali, ma che ha visto scendere drasticamente la capacità di spesa, fino al 35% – 40%”, ha dichiarato invece Stefano Fiori, Presidente Tourism & Leisure Industry Unione degli industriali e delle imprese di Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo.

Unindustria che come associazione non rappresenta solo alberghi ma anche vettori come Trenitalia e NTV e Aeroporti di Roma “Fiumicino in particolar modo – dichiara Fiori – vanta 11 collegamenti diretti con altrettante città cinesi. Sono 120 milioni i turisti cinesi che viaggiano all’estero ogni anno e i collegamenti aeroportuali, insieme alle numerose certificazioni governative Welcome Chinese ci posizionano in prima linea per questo mercato. Obiettivo futuro è certificare l’intera città di Roma, come già fatto per esempio da Bologna. Ma attenzione anche all’India – conclude Fiori – che entro il 2020 avrà 50 milioni di turisti in uscita”.

Parla di numeri anche Francesco Tapinassi, della Direzione generale per le politiche del turismo al Mibact: “200 persone, 40 tavoli, 7 Ministeri e 13 Regioni misurano l’importanza del Piano Strategico del Turismo 2017-22 nato nel giugno 2016 agli Stati Generali di Pietrarsa: un lavoro complesso, con l’obiettivo di riportare la centro della politiche nazionali un settore economico tra i più importanti del Paese puntando ad allargare l’offerta turistica in modo da bilanciare l’attuale sistemazione, che vede  il sud Italia intercettare meno del 20% degli arrivi internazionali . Occorre contrastare  una tendenza all’autodenigrazione davanti a classifiche e graduatorie non sempre attendibili, che non tengono conto dell’enorme quantità di turisti non rilevata. Non solo numeri, Tapinassi illustra anche alcuni progetti che guardano al futuro, come la Digital Library, per l’archiviazione digitale delle  informazioni che possano essere utili alla filiera turistica  e Italia WiFi per una connessione internet unica e gratuita in tutta la Penisola.

D’accordo con Fiori, pur tenendo a specificare che Federalberghi rappresenta solo ed esclusivamente gli interessi degli albergatori, è Roberto Necci, che di Federalberghi è il vice presidente di Roma.

D’accordo nel ribadire, dinnanzi a un aumento dei flussi, la mancanza di profitti significativi. “Il ricavo medio per camera di Roma rispetto a Londra e Parigi – dichiara Necci – è inferiore di un terzo come pure le presenze”.

La soluzione?

Non è la tassa di soggiorno “sulla quale non eravamo d’accordo ma che proveremo a modificare”. Non basta il Piano del Turismo “sforzo apprezzabile da parte del Governo ma che non fornisce strumenti per incidere davvero sulle politiche turistiche, per esempio modificando dettami costituzionali”.

In particola modo Necci contesta un mancato interventismo del Governo, a differenza di quanto accaduto in Francia e Germania, nei confronti delle OTA e della parity rate.

La legge Macron in Francia ha portato all’abolizione totale della parity rate, così come avvenuto in Germania “secondo uno spirito legislativo che ha di fatto riconosciuto il comparto alberghiero come strategico per la crescita nazionale, tutelandone il principio del libero mercato”. Abolizione della parity rate che si è poi estesa ad Austria, Turchia e Svizzera.  “In questa situazione, alla quale si aggiunge la già citata shadow economy non è facile competere” conclude Necci.

Presente al dibattito anche Andrea D’Amico e Floriana Bico, Regional Director e Area Manager di Booking.com, che non entrano nel merito del dibattito sulla parity rate, ma presentano un’azienda che in tutto il mondo da lavoro a oltre 15 mila persone, un portale nato per il leisure ma nel quale sono in crescita le prenotazioni dei business travellers (arrivate al 20% del totale), e un focus sul mercato alberghiero romano che testimonia un radicale cambiamento nel corso degli ultimi 10 anni, dove i mesi giugno luglio e agosto sono arrivati a sfiorare come presenze quelli di maggio e settembre, rivoluzionando il concetto di alta e bassa stagione.

Autore