Sono stati diramati nei giorni scorsi dall’Head Office di Lubiana dell’Ente Sloveno per il Turismo i dati di chiusura del 2021: la Slovenia resta tra le mete predilette degli italiani che nel 2021 sono stati 161.796, per un market share dell’8,83% e un incremento del +1,71% rispetto al 2020 (353.571 i pernottamenti). Con questi numeri l’Italia si attesta saldamente al terzo posto, dietro Germania e Austria, tra i mercati prioritari per la Slovenia, a sostegno delle solide e vincenti strategie di marketing e comunicazione attuate dall’Ente nel corso degli ultimi anni, vessati da una situazione pandemica, in questi giorni al suo apice a livello europeo, che ha fortemente influenzato le scelte e le abitudini di viaggio dei consumatori.

Complessivamente nel periodo gennaio-dicembre 2021 sono stati registrati 1.832.466 arrivi di turisti stranieri sul territorio sloveno, per un totale di 4.794.935 pernottamenti ed una crescita complessiva del 50,68% degli arrivi internazionali rispetto al 2020 e del 42,95% dei pernottamenti. Dati assolutamente confortanti che vanno, comunque, letti alla luce di un 2020 segnato da lunghi periodi di lockdown e di numeri ancora lontani da quanto raggiunto nel 2019.

Forte di questi risultati, l’Ente Sloveno per il Turismo in Italia, si appresta ad affrontare il 2022 appena iniziato con l’obiettivo di recuperare quanto perso rispetto al 2019, ponendo la filiera turistica italiana al centro della propria strategia.

“È ormai da anni comprovata l’importanza per noi rivestita dagli agenti di viaggio e dagli operatori italiani, nostri partner commerciali preferenziali, con cui abbiamo nel tempo stabilito un rapporto di stima, professionale e personale, al quale non intendiamo venire meno”, sottolinea Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo in Italia.

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