Sircle Collection approda a Milano in uno dei monumenti simbolo della città. Il gruppo, che opera nel settore dell’ospitalità esperienziale nelle città più suggestive d’Europa, gestirà infatti i 72 serviced-apartments di Torre Velasca nella parte più alta della Torre, tra i piani 19 e 26. L’accordo rafforza il ruolo storico, architettonico e simbolico che Torre Velasca ricopre per la città di Milano, catalizzando l’interesse di prestigiosi player internazionali e confermandone il fascino visionario. L’offerta si sviluppa nel rispetto del valore del monumento: un immobile dalla storia incomparabile che ha appena ridisegnato il proprio futuro. Sircle Collection ha battuto un’agguerrito numero di pretendenti per questo palazzo iconico degli anni ’50 che ora sta per vedere il termine al progetto di riqualificazione sviluppato da Hines, società globale di investimento USA, che ha rilevato la torre da Unipol nel 2020.
Sircle Collection, gruppo leader nell’hôtellerie basato ad Amsterdam, fondato da Liran Wizman, debutta così in Italia nel serviced apartment di lusso con soluzioni arredate e pronte per essere vissute con formule di affitto di breve e a medio termine, su una superficie complessiva di circa 10.000 metri su 7 piani.
Al 17esimo piano, inoltre, Sircle svilupperà il proprio members club “The Cover”, concepito come uno spazio panoramico e multifunzionale per occasioni di business, relax e networking, che andrà a integrare i servizi dedicati al benessere, dalla spa di 1.000 mq al piano interrato al bar aperto al pubblico al piano terra.
“Gli appartamenti della Torre Velasca hanno sempre goduto di un’attenzione particolare perché al suo interno si respira ancora la storia dei personaggi iconici che gli hanno vissuti. In questi spazi rinnovati nel rispetto dei più elevati standard internazionali di sostenibilità ambientale, efficienza energetica e delle specificità originarie e identitarie, siamo certi che Sircle Collection sarà in grado di creare un’atmosfera speciale e moderna, offrendo un’esperienza unica nel cuore di Milano”, ha affermato Mario Abbadessa, senior managing director & country head di Hines Italy.
“Aprire una nostra location nella Torre Velasca di Milano è un sogno che diventa realtà. Sarà un onore aggiungere questa storica struttura al nostro portafoglio in crescita. Siamo particolarmente orgogliosi del suo status di monumento, del suo inserimento nel patrimonio moderno della città e del suo approccio al design sostenibile”, ha commentato il fondatore di Sircle Liran Wizman. “Milano è da tempo una parte fondamentale della nostra strategia di crescita: è un epicentro di cultura, moda, cibo e storia, e collaborare con Hines è un onore. I loro valori fondamentali sono perfettamente allineati con i nostri e siamo entusiasti di incoraggiare i nostri ospiti a fare di questa città una casa lontano da casa”, ha concluso.
Interessante notare che pochi giorni prima di questo annuncio il sindaco del comune di Milano, Beppe Sala, ha dichiarato alla stampa la necessità di una legge contro gli affitti brevi perchè tolgono spazio a chi vuole vivere nella città, in particolare “quelle abitazioni che vengono affittate non da singoli proprietari, ma da grandi società per periodi non molto prolungati”. Evidentemente non devono essere così tanti quelli a cui piacerebbe abitare nella Torre Velasca.
A riportarci alla realtà dei numeri ci pensa Aigab, l’associazione dei gestori degli affitti brevi con il presidente Marco Celani: “In realtà gli alloggi promossi on line a Milano con finalità di affitti brevi sono poco più di 12mila, pari a soltanto l’1,6% delle case esistenti in città. Queste case per il 2023 produrranno prenotazioni per 350 milioni di euro e introiti proporzionali che andranno al Comune per l’imposta di soggiorno. Possibile che con 95mila alloggi sfitti a Milano quell’1,6% di case online, per il 95% di singoli proprietari che li gestiscono in modo diretto o li affidano a gestori professionali, siano il problema? Possibile che improvvisamente Milano possa essere paragonata a Venezia che ha tutt’altre problematiche ed emergenze?