Martedì 18 marzo 2025, l’aeroporto di Milano Linate sarà interessato da uno sciopero di 24 ore proclamato dall’USB Lavoro Privato. L’agitazione coinvolgerà il personale della società SEA Prime operante presso lo scalo, in particolare nell’area di Piazzale Ovest, e potrebbe causare disagi ai passeggeri in partenza e in arrivo.
Lo sciopero, che avrà inizio alle 00:01 e terminerà alle 23:59 della stessa giornata, si inserisce nel contesto delle mobilitazioni sindacali in programma nel settore dei trasporti, che vedranno altre proteste anche nel comparto ferroviario tra il 18 e il 19 marzo. Sebbene lo sciopero riguardi specificamente il personale di SEA Prime, che gestisce servizi di aviazione d’affari e handling aeroportuale, potrebbero verificarsi ripercussioni anche sul regolare svolgimento delle operazioni aeroportuali, con ritardi o cancellazioni.
SEA Prime opera prevalentemente nel settore dell’aviazione business e privata, fornendo servizi per jet executive e voli charter. Tuttavia, la protesta potrebbe avere impatti indiretti anche sui voli di linea operati a Linate, in particolare in termini di gestione del traffico aereo e dei servizi a terra.
I viaggiatori con voli programmati per il 18 marzo sono invitati a verificare con la propria compagnia aerea eventuali variazioni agli orari e possibili disservizi. È consigliabile controllare lo stato del volo sui siti ufficiali degli operatori o tramite le app di riferimento, oltre che monitorare gli aggiornamenti forniti da SEA Milano sugli sviluppi della protesta.
Inoltre, per limitare eventuali disagi, si raccomanda di raggiungere lo scalo con anticipo e di prepararsi a possibili rallentamenti nei controlli di sicurezza e nelle procedure di imbarco.
Come accade in questi casi, potrebbero essere garantiti servizi minimi per limitare l’impatto dello sciopero sulle attività aeroportuali essenziali. Tuttavia, l’effettiva portata delle ripercussioni dipenderà dal livello di adesione del personale e dalle eventuali azioni di mitigazione messe in atto dagli operatori aeroportuali.
I sindacati hanno motivato la protesta con la necessità di migliorare le condizioni lavorative del personale impiegato nello scalo. Al momento, non si escludono tentativi di mediazione tra le parti per limitare i disagi ai viaggiatori.
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