Le scie degli aerei sono un fenomeno comune nei cieli, spesso osservato durante giornate limpide. Sono lunghe tracce bianche che sembrano tagliare l’orizzonte, lasciate dai velivoli in volo ad alta quota. Ma cosa sono esattamente queste scie, come si formano e perché continuano a generare discussioni e controversie? Approfondiamo il fenomeno e le teorie che circondano le cosiddette “scie chimiche”.

Cosa sono le scie degli aerei

Le scie visibili dietro gli aerei sono chiamate scie di condensazione (o contrails, dall’inglese “condensation trails”). Queste si formano quando l’aria calda e umida emessa dai motori degli aerei si mescola con l’aria fredda e secca dell’alta atmosfera. A quote elevate, dove la temperatura è spesso inferiore a -40°C, il vapore acqueo rilasciato dai motori congela quasi immediatamente, formando minuscoli cristalli di ghiaccio. Questi cristalli riflettono la luce solare, rendendo le scie visibili come linee bianche nel cielo.

Le scie di condensazione variano per durata e lunghezza a seconda delle condizioni atmosferiche. In alcune situazioni, possono dissiparsi rapidamente, mentre in altre possono persistere per ore, allargandosi e dando l’impressione di essere nuvole sottili. La differenza è dovuta a fattori come la temperatura, l’umidità e la pressione atmosferica.

Perché le scie degli aerei sono visibili

Il motivo per cui le scie degli aerei sono visibili è legato alla fisica dell’atmosfera. Quando i gas di scarico dell’aereo, ricchi di vapore acqueo, incontrano l’aria estremamente fredda a quote di crociera, il vapore si condensa e successivamente congela, formando cristalli di ghiaccio. Questi cristalli, essendo solidi, riflettono la luce del sole e appaiono bianchi. Il fenomeno è simile alla formazione di nuvole a livello del suolo, dove il vapore acqueo si condensa in gocce visibili.

La quantità di vapore acqueo e le condizioni atmosferiche determinano la grandezza e la persistenza delle scie. In condizioni di alta umidità e temperature molto basse, le scie possono rimanere visibili per lungo tempo, mentre in condizioni meno favorevoli possono scomparire in pochi minuti.

Scie chimiche: quali sono le teorie del complotto

Il termine “scie chimiche” è associato a una teoria del complotto che sostiene che le scie visibili lasciate dagli aerei non siano semplicemente vapore acqueo congelato, ma piuttosto contengano sostanze chimiche rilasciate deliberatamente nell’atmosfera per scopi oscuri. Secondo i sostenitori di queste teorie, le scie chimiche sarebbero utilizzate per vari fini, tra cui il controllo del clima, la diffusione di malattie, il controllo mentale delle popolazioni o persino la manipolazione della crescita delle colture.

Le origini della teoria del complotto

L’idea delle scie chimiche ha guadagnato attenzione negli anni ’90, quando alcuni gruppi di attivisti hanno iniziato a notare la presenza persistente di scie nel cielo e a collegarle a presunte attività governative segrete. Queste teorie sono state alimentate da immagini di scie che rimanevano visibili per ore, allargandosi in nuvole sottili, e da documenti governativi declassificati riguardanti esperimenti atmosferici, che alcuni hanno interpretato come prove di un piano più ampio.
Nonostante la mancanza di prove scientifiche a sostegno di queste teorie, esse continuano a essere diffuse in alcune cerchie, alimentando sospetti e timori infondati.

Le teorie più diffuse sulle scie chimiche

Esistono diverse varianti della teoria delle scie chimiche, ma alcune delle più diffuse includono:

  • Modifica del clima: Secondo questa teoria, le scie chimiche verrebbero utilizzate per alterare il clima globale, controllare la pioggia, o influenzare le temperature atmosferiche come parte di un programma di geoingegneria, a cui poi vengono collegati altri complotti sul cambiamento climatico.
  • Diffusione di malattie: Alcuni complottisti sostengono che le scie chimiche siano utilizzate per diffondere virus o altri agenti patogeni, causando malattie a livello globale per controllare / decimare la popolazione. La pandemia globale del Covid ha contribuito ad alimentare queste ipotesi.
  • Controllo mentale: In alcune varianti della teoria, si ipotizza che le scie chimiche contengano sostanze chimiche o biologiche progettate per influenzare la mente umana, riducendo la capacità di pensiero critico o inducendo stati di depressione o ansia.
  • Depopolazione globale: Una delle teorie più estreme suggerisce che le scie chimiche siano parte di un piano per ridurre la popolazione mondiale attraverso l’avvelenamento sistematico dell’atmosfera.

La risposta della scienza

Le teorie sulle scie chimiche non hanno fondamento scientifico. Esperti di meteorologia, fisica atmosferica e scienze aerospaziali hanno ripetutamente spiegato che le scie degli aerei sono semplicemente il risultato del processo fisico descritto in precedenza. Inoltre, esperimenti e analisi dell’aria non hanno mai rilevato la presenza di sostanze chimiche insolite nelle scie di condensazione.

Gli scienziati sottolineano che le scie persistenti sono del tutto naturali in determinate condizioni atmosferiche, e la loro presenza non è indicativa di alcuna attività segreta o dannosa. Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e numerose agenzie governative hanno smentito le affermazioni riguardanti le scie chimiche. Basterebbe ascoltare chi ha studiato la materia rispetto a un qualunque account anonimo su un social network che annuncia le sue grandi intuizioni mentre cucina una carbonara con la pancetta.

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