Nonostante le continue tensioni geopolitiche globali, le strozzature nella produzione di aeromobili e i problemi ai motori, Turkish Airlines ha continuato a crescere anche nel Q3 2024, aumentando la capacità di trasporto passeggeri del 5,4%.
Nel periodo luglio-settembre del 2024, i ricavi totali di Turkish Airlines sono aumentati del 4,9% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 6,6 miliardi di dollari, nonostante l’elevato effetto base rispetto allo stesso periodo del 2023. I ricavi da passeggeri, che rappresentano l’84% del totale, sono aumentati a 5,6 miliardi di dollari, grazie al forte contributo della regione dell’Estremo Oriente. Allo stesso tempo, i ricavi cargo della società nel terzo trimestre sono aumentati del 47% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 911 milioni di dollari. Turkish Cargo ha aumentato la quantità di merci trasportate del 16,8% rispetto allo stesso periodo del 2023 e a settembre è diventato il terzo vettore aereo cargo al mondo, con una quota di mercato del 5,7%, secondo i dati pubblicati dalla International Air Transport Association (IATA).
A causa della pressione competitiva sui ricavi delle unità passeggeri e dell’impatto negativo sui costi dell’inflazione globale e dei problemi ai motori, nel terzo trimestre del 2024 l’utile delle operazioni principali è stato di 1,3 miliardi di dollari. L’EBITDAR della società è stato pari a 2,3 miliardi di dollari e il margine EBITDAR si è attestato al 35,2%, superando sia la media storica sia gli altri operatori. Anche il reddito finanziario generato dalla gestione efficace e dinamica del portafoglio di Turkish Airlines ha svolto un ruolo fondamentale nel sostenere l’utile netto.
Con l’obiettivo di espandere la propria flotta a 800 aeromobili entro il 2033, come parte della sua strategia per il 100° anniversario, Turkish Airlines ha aumentato il numero di aerei del 9% nei primi nove mesi dell’anno, arrivando a 467, nonostante i ritardi nella produzione, che comunque riguardano tutto il settore dell’aviazione.