L’emergere della variante Omicron e le relative restrizioni di viaggio hanno costretto Ryanair a ridurre il proprio operativo di gennaio del 33% su tutto il suo network, mentre non sono stati ancora decisi ulteriori tagli all’operativo per febbraio o marzo 2022. Gli operativi saranno rivisti man mano che saranno disponibili ulteriori informazioni scientifiche sulla variante Omicron. Una delle basi maggiormente interessata è stata quella di Torino e alcuni media hanno ipotizzato che Ryanair avesse intenzione di chiudere l’avamposto torinese. Al momento da Caselle risultano cancellati a gennaio i voli per Birmingham, Bristol e Londra Luton in Uk, per Budapest in Ungheria, per Edimburgo in Scoziaper Cracovia in Polonia, perLeopoli in Ucraina, per Malta, per Palma de Mallorca in Spagna, per Parigi Beauvais in Francia e perTel Aviv in Israele a cui si aggiunge una riduzione dei voli settimanali per alcune destinazioni interne.
Sulla questione è intervenuta SAGAT, la società di gestione dell’aeroporto Caselle, che precisa che la base Ryanair, frutto di un grande investimento della società di gestione dell’Aeroporto di Torino e della compagnia aerea, continua ad essere operativa e che non vi è nessuna maggiore riduzione di voli sullo scalo di Torino rispetto ad altri aeroporti serviti da Ryanair, e che quindi non esiste un disinvestimento specifico sullo sviluppo dell’Aeroporto di Torino. Sagat aggiunge che a differenza di quando erroneamente riportato da altri giornali, le prenotazioni non sono sospese ed è possibile continuare ad acquistare voli da Torino per tutte le destinazioni del network Ryanair nei prossimi mesi del 2022.