Numeri in crescita per Richmond Italia, azienda specializzata nell’organizzazione di eventi e forum B2B con uffici a Milano, Londra, Basilea e New York, che chiude un 2023 fatto di 22 eventi che hanno interessato 17 mercati di riferimento. A prendervi parte sono stati 2.973 manager, una crescita del +19% rispetto ai 2.493 del 2022. Aumentano anche le aziende espositrici che sono state 1.009 (+27,5%), i business meeting preorganizzati, 24.731 rispetto ai 17.521 del 2022 (+41%) con 647 conferenze e sessioni di formazione (+6%). Di pari passo cresce il fatturato di Richmond Italia che nel 2023 ha raggiunto gli 8 milioni di euro con una crescita del 20% rispetto all’anno precedente. È tutto il settore della meeting industry a essere ripartito con forza dopo la pandemia, si parla di un mercato che, secondo i dati di Allied Market Research riportati da PR Newswire, dovrebbe raggiungere nel 2032 la quota 1,2 trilioni di dollari rispetto ai 652 miliardi del 2022.
E nel 2024 inizia un anno speciale per Richmond Italia, che festeggia i suoi primi 30 anni di attività. Era, infatti, il 1994 quando si decise di portare anche in Italia il format dei forum professionali in cui esperti, manager di aziende e fornitori possono incontrarsi e fare network grazie a un sistema avanzato di gestione delle agende. Fin dall’inizio l’obiettivo è stato mettere al centro del business la componente umana e relazionale, “human to human” come recita il motto dell’azienda. In 30 anni sono stati oltre 700 i forum organizzati nel Bel Paese partendo dalla prima esperienza nel 1995 chiamata Inforum e dedicata al mercato dell’IT.
Nel 1996 nasce Richmond Marketing forum, evento che si svolgeva in mezzo al mare a bordo di una nave da crociera salpata dal porto di Genova. L’idea era di portare i dirigenti lontano dalle scrivanie e dalla routine quotidiana, per dare spazio a una riflessione sui cambiamenti in atto e per creare opportunità di networking in una cornice estremamente selettiva. Nel 2007 si svolge il primo evento a terra, il Richmond Logistics forum, nell’atmosfera magica di un ex monastero a Gubbio. “Gli inizi sono stati un momento epico – racconta Claudio Honegger, amministratore unico di Richmond Italia e partner della società insieme al socio fondatore inglese Mark Rayner – Eravamo i pionieri in Italia dei forum misti di aggiornamento e business matching, ossia strutturati per far incontrare domanda e offerta. Ricordo ancora l’emozione di imbarcarsi, che era per me anche imbarcarsi a bordo dell’avventura imprenditoriale della mia vita. Per il futuro prossimo abbiamo in programma una nuova apertura in Spagna e puntiamo ad allargarci anche verso altri paesi europei. Tra gli speaker che hanno aperto i nostri forum possiamo ricordare Carlo Cottarelli, Veronica De Romanis, Giampaolo Fabris, Alan Friedman, Vittorio Emanuele Parsi, Federico Rampini, Jeremy Rifkin, Giulio Sapelli, Roberto Vittori, Lina Wertmuller e tanti altri. Personalità di spicco, provenienti da settori diversi con in comune la competenza che si traduce in visione, progetto e pensiero rivolto al futuro”.
Il 2024 di Richmond Italia vede già in calendario 25 eventi tra cui spicca la grande novità del Richmond AI business forum che si terrà dal 3 al 5 luglio a Gubbio in provincia di Perugia. La celebrazione del trentennale coprirà l’intera stagione di eventi, per l’occasione è stato presentato il nuovo logo ed è stata avviata la partnership con Giulia Caruso, artista internazionale che ha esposto a Parigi, Miami, Milano, Firenze e Ibiza. Nata nel Sahara da famiglia italiana, è cresciuta fino ai 7 anni in Sud Africa prima di rientrare in Italia. Di indole ribelle e dai poliedrici interessi, ha lavorato nel mondo del cinema di ricerca a Parigi e si è laureata in Media and Cultural studies al London College of Communication. Poi si è trasferita a Ibiza con figli e marito, vivendo nei primi tempi mesi in un vecchio camper. Ed è qui che, stimolata dalla grande energia dell’isola, ha intrapreso la propria ricerca artistica, dando vita a personaggi femminili di grande potenza e incanto. L’eco dell’Isola si coglie nei ricchi pattern cromatici e nel rapporto con una natura magica popolata di piante, alberi e insetti.
“In tutti questi anni abbiamo fatto incontrare generazioni di dirigenti, aiutandoli a capire il presente e anticipare il domani – prosegue Claudio Honegger – Per questo abbiamo deciso di trasformare il nostro anniversario in un momento non canonico di festa e restituzione di tutto quello che abbiamo ricevuto. Ospiteremo nei nostri spazi di lavoro e di comunicazione il lavoro dell’artista Giulia Caruso. Le sue donne portano gioia, colore, passione e resilienza, tutte cose che mi pare oggi ci servano come ossigeno. Perché l’arte? L’arte è sempre uno specchio della società. Ed è spesso anche un laboratorio di futuro, anche se non sempre un artista può sapere dall’inizio dove lo condurrà la sua ricerca. Questo margine di indeterminazione è affascinante e calzante rispetto alle sfide in corso nei mercati”.