I nuovi flussi esperienziali d’alta gamma, se adeguatamente stimolati e gestiti, possono avviare in tempi medio-brevi il tanto auspicato processo di destagionalizzazione. Un’affermazione che emerge dall’indagine di Eureka MICE International, società di marketing turistico specializzata nei mercati MICE, “Impatto del turismo esperienziale sull’industria turistica in Italia nel post pandemia”. Con il 32% di occupazione lorda del potenziale ricettivo (indice Eurostat 2019) l’Italia è al 22° posto in Europa, penultima, tra i paesi europei a vocazione turistica, prima della Grecia.
Un gap che è giustificato dall’elevato numero di posti letto di cui l’Italia è prima in Europa e terza nel mondo e dalla spiccata stagionalità della maggior parte delle sue destinazioni.
Considerato che con tale indice occupazionale nel 2019 il turismo ha rappresentato in Italia il 13% del PIL nazionale (stima WTTC – World Travel and Tourism Council) ne consegue che riuscire a massimizzare e porre a reddito il suo potenziale ricettivo inespresso ne produrrebbe un significativo innalzamento. Un obiettivo che è di possibile realizzazione se si considera che unitamente al turismo esperienziale d’alta gamma vi sono anche altre forme di turismo qualificato che offrono ampi margini di crescita. Tra questi in primis il turismo congressuale che ha però tempi di sviluppo più lunghi.
Il turismo esperienziale d’alta gamma è un fenomeno che si è affacciato sul mercato da circa un decennio ed è esploso dopo l’emergenza pandemica crescendo a ritmi doppi rispetto al turismo tradizionale. L’Italia è tra le mete preferite da questo mercato che, a causa della ripresa dell’Overtourism, fenomeno antitetico e inconciliabile con i suoi flussi, si sta progressivamente orientando verso le basse stagioni.
Per il Bel Paese ciò rappresenta quindi un’eccezionale opportunità per sviluppare il proprio potenziale ricettivo inespresso. Un’opportunità ancor più ghiotta se si considera che, a differenze dei turismi di bassa stagione, tradizionalmente a basso costo, questa clientela è notoriamente alto spendente.
“Il profilo che emerge dalla nostra indagine – spiega Giancarlo Leporatti, CEO e founder di Eureka MICE – è infatti di una clientela benestante anche se non necessariamente ricca, con una nuova visione culturalmente elevata e creativa che dal viaggio ricerca esperienze nuove, esclusive, espressione di valori autentici che racchiudono in sè arte, storia, tradizione, raffinatezza, sobrietà, armonia, benessere e innovazione”.
Per poter cogliere questa ricca opportunità, le destinazioni devono giocoforza operare un radicale cambio di passo e una nuova, diversa organizzazione della propria offerta. A creare valore in questo mercato non concorrono tanto le dotazioni e i servizi in quanto tali, ma la loro capacità di produrre emozioni. La scelta del cliente, infatti, non ricade tanto in base a quello che offre l’albergo o la destinazione, ma a quello che essa è in grado di fargli provare.
Le esperienze sono il motore che muove questo nuovo turismo che ricerca un diverso rapporto con il territorio, non più statico – tipo museo, ma dinamico. Che permetta cioè al viaggiatore di interagire con esso per scoprire e vivere “attivamente” le sue peculiarità, senza artifizi, ampollosità e “spettacolarizzazioni”, ma con sobrietà e sostenibilità.
Arte, cultura, eno-gastronomia, benessere, avventura, sono questi alcuni degli elementi che determinano le scelte di viaggio di questa clientela.
“E’ una nuova dimensione di turismo – conclude Leporatti – che richiede proposte sartoriali che sappiano coniugare il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico del territorio con le sue produzioni più esclusive: dall’eno-gastronomia alla moda, dall’artigianato alla musica, al design, con servizi ricettivi accurati, espressione della migliore tradizione d’ospitalità”.
Non solo hotel quindi, ma anche ristoranti, locali, negozi di produzioni locali, tutti rigorosamente basati sulle autenticità e l’eccellenza della tradizione locale.
Sul settore MICE (Meeting, Incentive, Conference, Event) di questo mercato Eureka MICE International organizzerà a Venezia dal 15 al 17 novembre il MICE Trade Show, incontro promo-commerciale tra le eccellenze di domanda e offerta a cui parteciperanno oltre 150 tra i più attivi buyer da tutto il mondo per incontrare i referenti delle migliori destinazioni, hotel e location d’Italia e del Mediterraneo in grado di rispondere, con proposte innovative alle esigenze della loro clientela alto spendente.
L’evento, patrocinato da ENIT, si articolerà in sessioni di contrattazione B2B tra i partecipanti ospitate dai più prestigiosi Hotel intorno a Piazza San Marco, da serate promozionali nei più esclusivi palazzi sul Canal Grande e in tavole rotonde e momenti di confronto tra i massimi esperti mondiali di questo mercato.