Si è tenuto il 23 febbraio scorso, presso la sede del Ministero del Turismo a Villa Ada, in presenza del Ministro Daniela Santanchè e del suo staff legislativo, il tavolo tecnico per la presentazione del Disegno di Legge sulla disciplina della professione della guida turistica.
ANGT, associazione nazionale delle guide turistiche, apprezza l’impegno del Governo e del Ministro Santanchè per volere finalmente risolvere il caos in cui la professione versa dal 2013, con la promulgazione dell’art. 3 della legge 2013/97. Il Disegno di Legge presentato alle associazioni di categoria invitate al tavolo, nonostante abbia dei punti positivi, presenta secondo Angt, una criticità fondamentale, cioè la creazione di una “guida generica” che può esercitare liberamente su tutto il territorio nazionale e che, in un secondo momento può, in modo facoltativo, specializzarsi in varie materie a piacere. Secondo l’associazione l’esistenza di una “guida generica” è incompatibile con la ricchezza e la complessità del nostro patrimonio storico-artistico perché non potrebbe dignitosamente illustrare il Paese, dalla valle dei Templi, al Colosseo, alla Basilica di San Marco. Angt osserva che questo porterebbe, inoltre, non de iure ma de facto, a due figure professionali, una “generica” senza nessuna competenza specifica, che si sovrapporrebbe a quella dell’accompagnatore, e una di guida specializzata a piacere.
“Positivo e condivisibile e da risposte significative alle nostre istanze oltre ad essere coerente con l’obiettivo di una riforma organica e innovativa, valorizzando la professionalità della guida turistica nazionale come figura di riferimento per il comparto, in conformità con il nuovo Piano strategico del Turismo e detta le regole per contrastare l’abusivismo nel settore” è invece il commento della Presidente di Confguide, Paola Migliosi, e della Presidente di Confcommercio Professioni, Anna Rita Fioroni alla proposta di riforma. Le presidenti auspicano che “il percorso attivato dal Ministro Santanchè possa essere concluso nel più breve tempo possibile, data l’urgenza di regolamentazione della professione, attesa da ormai troppo tempo”.