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Stop alle recensioni false e verifica dell’identità di chi scrive un giudizio online: il Consiglio dei Ministri italiano sta valutando una proposta di legge, elaborata dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy tra le misure annuali per il sostegno alle PMI, in cui è inclusa una maggiore regolamentazione delle recensioni online, con l’obiettivo di contrastare pratiche scorrette e garantire maggiore trasparenza per i consumatori.
Contenuto della proposta di legge sulle recensioni online
Il disegno di legge, se verrà approvato, prevede diverse misure per disciplinare le recensioni online:
- Divieto di recensioni false o acquistate: sarà vietato acquistare o vendere recensioni online, nonché incentivare la loro pubblicazione attraverso omaggi o altre pratiche considerate non genuine.
- Obbligo di verifica dell’autenticità: le piattaforme dovranno adottare misure per garantire che le recensioni provengano da utenti che hanno effettivamente usufruito del prodotto o servizio recensito.
- Cancellazione delle recensioni non autentiche: i commenti che si rivelino falsi dovranno essere rimossi dalle piattaforme.
- Limitazione di durata delle recensioni: le recensioni non potranno essere inserite passati 15 giorni dall’esperienza, mentre sarà possibile eliminare recensioni vecchie in presenza di un cambiamento di gestione o di dimostrazione da parte del gestore di aver risolto il problema
- Sanzioni: in base al Codice del Consumo, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) potrà comminare multe a partire da 5.000 euro per le violazioni
Obiettivo della normativa
Lo scopo principale della proposta è tutelare i consumatori da informazioni ingannevoli che potrebbero influenzare le loro decisioni d’acquisto. Le recensioni online hanno un impatto significativo sulle scelte dei consumatori; uno studio ha rilevato che il 75% degli utenti consulta abitualmente le recensioni prima di procedere con un acquisto, e il 79% di loro si fida delle opinioni dei propri pari.
Identificabilità dei recensori
Un aspetto cruciale della proposta riguarda l’identificabilità dei recensori. Attualmente, l’anonimato consente la pubblicazione di recensioni false o diffamatorie, con potenziali danni per le attività commerciali. La Ministra del Turismo, Daniela Santanchè, ha sottolineato la necessità di sapere chi scrive le recensioni, poiché un commento può influenzare significativamente la reputazione di ristoranti e alberghi.
Le criticità per le piattaforme online
L’implementazione di queste misure comporterà diverse sfide per le piattaforme che ospitano recensioni, non semplici da gestire, soprattutto per gestire quanto già pubblicato negli anni:
- Verifica dell’identità: le piattaforme dovranno sviluppare sistemi efficaci per verificare l’identità dei recensori, garantendo al contempo la privacy degli utenti.
- Monitoraggio e moderazione: sarà necessario implementare processi per monitorare e rimuovere tempestivamente le recensioni false, evitando al contempo la censura di opinioni legittime.
- Gestione dei tempi di pubblicazione: le piattaforme dovranno adattare i propri sistemi per garantire che le recensioni autentiche non superino il limite di 15 giorni previsto dalla normativa.
- Adeguamento tecnologico: saranno richiesti investimenti in tecnologie avanzate, come l’intelligenza artificiale e la blockchain, per garantire l’autenticità delle recensioni e la trasparenza dei processi.