L’Hotel Ariston, uno dei luoghi simbolo della Milano degli anni ’60, tra via Torino e le colonne di San Lorenzo, ha avviato un recupero conservativo dell’edificio. L’hotel è stato costruito nel 1954, su progetto dell’architetto Giovanni Pellegrino. L’hotel è affiancato da un edificio simile, opera dello stesso architetto, e insieme rappresentano le due torri romaniche delle vecchie mura di Milano.
Francesco Vitrano Catania e Girolamo Calandrino, entrambi siciliani, si gettano nella loro prima avventura da albergatori, acquistando la proprietà nel 1979, ristrutturandola nel 1991, secondo i principi della bioarchitettura.
Nel 2005 ai soci fondatori subentrano le figlie e l’hotel continua a porre al centro della propria filosofia il rispetto dell’ambiente, facendo installare, fra l’altro, una colonnina per la ricarica dei veicoli elettrici.
Nel 2020 gli amministratori, Vincenza Calandrino e Giovanni Bonaccorso, intraprendono una nuova ristrutturazione, avendo sempre a cuore il tema della sostenibilità, richiamata anche dal colore verde stabilizzato che offrono gli ambienti. Oggi la struttura è in continuo divenire e si vuole adeguare ai nuovi canoni dell’hotellerie milanese, con l’ambizione di rispondere alle necessità del cliente, tutelando l’ambiente e offrendo il massimo da ogni punto di vista.
Da qui l’idea di lavorare ad un recupero (restyling) conservativo della struttura interna dell’hotel, iniziato nel 2020 e terminato nel 2021, nel rispetto della storicità e mantenendo lo stesso spirito ‘green’.
L’Hotel Ariston ha raggiunto ad oggi un ampliamento di 57 camere, mentre la terrazza posta al 10° piano, fiore all’occhiello della struttura, verrà aperta al pubblico con l’imminente inaugurazione dell’albergo.
Mantenere l’esclusività è l’immagine che vuole darsi l’albergo, dando credito all’ubicazione e mantenendo la connessione con il quartiere. L’albergo diventa così il connubio fra tradizione milanese e la vivace ospitalità del sud.