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Il tema della prescrizione delle multe è tra i più cercati dagli automobilisti italiani. Capire quando una sanzione amministrativa non è più esigibile può fare la differenza tra il dover pagare o meno un importo che, col passare del tempo, può lievitare notevolmente per effetto di more e interessi. In questo articolo analizziamo cos’è la prescrizione, quali sono i termini previsti dalla legge, e come difendersi nel caso in cui si riceva una cartella esattoriale per una multa ormai prescritta.
Cos’è la prescrizione di una multa
La prescrizione è un istituto giuridico che sancisce l’estinzione di un diritto se non esercitato entro un determinato periodo di tempo. Nel caso delle multe stradali, si parla di prescrizione del diritto alla riscossione da parte della Pubblica Amministrazione.
Questo significa che se lo Stato non richiede il pagamento entro un certo termine, perde il diritto di esigerlo. La conseguenza è che il cittadino può opporsi e far dichiarare l’estinzione del debito.
Qual è il termine di prescrizione delle multe
Il termine di prescrizione delle multe per violazioni al Codice della Strada è di 5 anni, secondo quanto stabilito dall’articolo 209 del Codice della Strada e dall’articolo 28 della Legge n. 689/1981. Questo vale per tutte le sanzioni amministrative pecuniarie, comprese quelle elevate con autovelox, tutor, ZTL o per divieto di sosta.
I cinque anni decorrono:
- dalla notifica del verbale, se il pagamento non è stato effettuato;
- dalla notifica della cartella esattoriale, se la multa è stata già iscritta a ruolo;
- dall’ultimo atto interruttivo, ovvero una nuova comunicazione inviata dall’amministrazione.
Ogni notifica valida interrompe il termine di prescrizione e fa ripartire il conteggio da capo.
Differenza tra decadenza e prescrizione
Attenzione a non confondere la prescrizione con la decadenza. La decadenza si riferisce al termine entro cui la pubblica amministrazione deve notificare il verbale, che è di 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione. Se questo termine non viene rispettato, la multa è nulla.
La prescrizione invece riguarda la riscossione del credito, e quindi interviene in un momento successivo.
Come verificare se una multa è prescritta
Per sapere se una multa è prescritta bisogna:
- Recuperare tutti i documenti relativi alla contravvenzione: verbale, eventuali notifiche, cartella esattoriale.
- Controllare la data dell’ultima notifica valida: se sono trascorsi più di 5 anni senza nuove comunicazioni, la multa è prescritta.
- Verificare la regolarità delle notifiche: una notifica errata o inviata a un indirizzo sbagliato può essere considerata nulla.
In caso di dubbi, è consigliabile rivolgersi a un avvocato o a un’associazione dei consumatori per una consulenza.
Come far valere la prescrizione
La prescrizione non è automatica: va fatta valere tramite opposizione. Se si riceve una cartella per una multa prescritta, è possibile:
- Presentare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla notifica;
- Oppure, se si tratta di una cartella di Equitalia (oggi Agenzia delle Entrate-Riscossione), si può fare ricorso alla Commissione Tributaria (se la natura è tributaria) o al Giudice ordinario (per sanzioni amministrative).
Nel ricorso bisogna dimostrare che sono trascorsi più di 5 anni senza che vi siano state notifiche valide.
Multa prescritta: si deve pagare?
No, se la prescrizione è dimostrabile, non si è più obbligati a pagare. Tuttavia, se non si presenta opposizione, la cartella resta valida e il debito può essere iscritto a ruolo o recuperato forzatamente tramite pignoramento. Per questo è fondamentale agire tempestivamente.
Prescrizione multe: cosa dice la Cassazione
La giurisprudenza è generalmente favorevole ai cittadini. In più sentenze la Corte di Cassazione ha confermato che la prescrizione delle multe è quinquennale e che la notifica deve essere provata dalla Pubblica Amministrazione, non basta la sola iscrizione a ruolo. Anche l’eventuale invio tramite PEC è valido, ma solo se fatto secondo precise regole.
Consigli pratici
- Conserva sempre le copie delle multe ricevute.
- Segnati le date di notifica per tenere sotto controllo il decorso dei termini.
- Se ricevi una cartella dopo molti anni, non pagarla subito: verifica prima se la multa è prescritta.
- Se non sei sicuro, consulta un esperto.
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