Il governo peruviano ha dichiarato lo stato di emergenza nelle città di Lima e Callao per un periodo di 30 giorni, a partire dal 18 marzo 2025, in risposta a una crescente ondata di criminalità organizzata e violenza. Questa misura prevede la sospensione di alcuni diritti costituzionali, tra cui la libertà di movimento e di riunione, nonché l’inviolabilità del domicilio. La Polizia Nazionale ha assunto il controllo dell’ordine pubblico in queste aree, con il supporto delle Forze Armate per rafforzare la sicurezza nelle zone più a rischio.
La decisione è stata presa in seguito a una serie di episodi violenti che hanno scosso la nazione. Tra questi, l’omicidio di Paul Flores, noto cantante a livello, avvenuto il 16 marzo 2025. Flores è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre viaggiava su un autobus con la sua band dopo un concerto a Lima. Questo tragico evento ha suscitato indignazione nell’opinione pubblica e ha evidenziato la gravità della situazione della sicurezza nella capitale
In merito alla dichiarazione dello Stato di Emergenza nella Città Metropolitana di Lima e nella Provincia Costituzionale del Callao, il Ministero del Commercio Estero e del Turismo (Mincetur) del Perù ha comunicato in una nota che “Questa misura non influirà sullo svolgersi di viaggi nazionali o internazionali, riunioni, eventi o attività legate al turismo e alle operazioni commerciali. Inoltre, le operazioni negli aeroporti nazionali proseguiranno senza interruzioni”.
“Mincetur – prosegue la nota – si impegna a garantire che l’esperienza di viaggio nel nostro Paese sia soddisfacente per gli operatori turistici e i viaggiatori internazionali. Il Governo ha adottato questa misura temporanea per 30 giorni, al fine di tutelare la sicurezza della popolazione, nel rispetto della Costituzione e della normativa vigente”.