ITA Airways ha presentato una denuncia contro Aeroitalia perché la compagnia aerea violerebbe i suoi diritti esclusivi sull’utilizzo dei marchi commerciali di Alitalia, inclusa la ‘A’ stilizzata sulla pinna di coda, un dettaglio che ITA non ha mai utilizzato ma che fa parte dell’eredità di Alitalia di cui ha acquisito i diritti a ottobre 2021. Aeroitalia, che ha iniziato le operazioni nel 2022, utilizza un branding che a detto di ITA è troppo simile, ma che è stato registrato presso l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, che lo ha pubblicato nel settembre 2022.
ITA, tramite la Società Italiana Brevetti, ha inviato un reclamo formale ad Aeroitalia il 19 ottobre 2023, sostenendo che i marchi di Aeroitalia siano foneticamente, graficamente e concettualmente simili a quelli di Alitalia e siano utilizzati in modo che richiami evidentemente la livrea degli aeromobili di Alitalia. ITA sta richiedendo che Aeroitalia rinunci alle sue registrazioni del marchio in Italia e nell’UE, cambi il suo nome aziendale per rimuovere “Aeroitalia” e cessi l’uso dei marchi contestati, e ha dato un termine di dieci giorni per risolvere la disputa in modo amichevole prima di intraprendere ulteriori azioni, che ormai sembrano inevitabili.
Aeroitalia, nella sua difesa, afferma infatti che il loro branding è completamente diverso dal vecchio design di Alitalia e sostiene che le accuse di ITA siano infondate e tardive, dato che il branding di Aeroitalia era stato registrato quasi due anni prima senza opposizioni da parte di ITA. Aeroitalia ha avvertito che qualsiasi ulteriore insistenza su queste richieste potrebbe portare a un’azione legale per coazione privata.
La controversia tra le due compagnie va oltre le questioni legali, con implicazioni per la concorrenza di mercato, specialmente sulle rotte da e per la Sicilia, dove Aeroitalia ha guadagnato una significativa quota di mercato. Il caso, che potrebbe coinvolgere i diritti di proprietà intellettuale sul marchio Alitalia, potrebbe quindi finire in tribunale con tempi stimati in almeno due anni per arrivare a una sentenza.