Il costo della vita in Italia è in aumento da quasi due anni, con il tasso di inflazione annuo spesso oltre la doppia cifra, tassi dei mutui alle stelle, costi dell’energia poco sostenibili. Secondo il Codacons, l’associazione dei consumatori, ogni famiglia nel 2023 dovrà affrontare spese extra fino a 2.400 Euro. Per questo sempre più persone scelgono di mettere a disposizione saltuariamente una stanza in più della propria casa per attutire il problema, senza necessariamente darsi all’ospitalità a tempo pieno: su Airbnb nel 2022 sono stati oltre 110 milioni di Euro i ricavi degli host italiani per l’affitto di stanze singole.
Il fenomeno dell’ospitalità non professionale sta dunque dilagando: vuoi che si tratti della stanza dei bambini ormai cresciuti e andati all’università, oppure di una stanza fino ad oggi adibita a studio, in molte delle case delle famiglie c’è una camera extra. Alloggiare in una stanza può rappresentare un’opzione conveniente ed economica per chi viaggia in Italia, e al tempo stesso essere un’opportunità per le famiglie in un momento in cui avere un’entrata aggiuntiva è più importante che mai.
“Airbnb è stata fondata negli Stati Uniti durante la Grande Recessione nel 2008 da persone che usavano uno spazio nelle loro case per avere un guadagno extra. 15 anni dopo, diverse persone in tutta Italia stanno facendo la stessa cosa per far fronte al caro vita, alle rate del mutuo e a un’altra recessione economica”. Lo afferma Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia. “L’host tipo condivide la casa solo per poche notti al mese, e 4 su 10 affermano che le entrate aggiuntive li aiutano ad affrontare le spese per la casa e il caro vita.”
Per chi non ha a disposizione un intero immobile o non si sente ancora pronto a condividerlo, mettere a disposizione una sola stanza potrebbe rendere le cose più facili. Per prima cosa, infatti, non c’è bisogno di avere una seconda proprietà per farlo. Inoltre, con un prezzo medio giornaliero di una stanza di 68 Euro, ad un nuovo host potrebbe bastare affittare per meno di 3 giorni al mese per coprire le spese extra.
O magari sfruttare i weekend in cui le persone viaggiano di più: quelli estivi, ma soprattutto i ponti che nel 2023 sono moltissimi, ben 10 in tutto l’anno. La gente comunque è flessibile e si sposta durante tutto l’anno. Nella prima metà del 2022 i weekend non in prossimità di giorni festivi con più guadagni a livello globale sono stati:
- 25 e 26 giugno
- 11 e 12 giugno
- 2 e 3 aprile
- 9 e 10 aprile
Se da un lato le grandi città ricevono più prenotazioni in corrispondenza dei grandi eventi, dall’altro possono rivelarsi interessanti anche le città più piccole: Pisa, ad esempio, rientra nella top 10 delle città per prenotazione di stanze. Osservando invece le destinazioni più di tendenza in base al numero di notti prenotate per soggiornare in stanze private, rientrano nella top 5:
- Seriate, Lombardia
- Mira, Veneto
- Albignasego, Veneto
- Praiano, Campagna
- Vico Equense, Campania