Fare sostenibilità significa generare modelli virtuosi. E deve diventare un obiettivo sistemico. Questo in sintesi l’approccio integrato, sistematico e pragmatico che il Gruppo Bluvacanze vuole continuare a perseguire in tutti e tre le dimensioni dell’ESG (ambientale, sociale e di governance).
Ed è sulla base delle performance dell’ESG che il Gruppo Bluvacanze ha redatto il suo primo Bilancio di Sostenibilità che coinvolge tutte le divisioni della società del Gruppo MSC: la divisione Retail con le label Bluvacanze e Vivere & Viaggiare, il tour operator Going e la TMC Cisalpina Tours – dedicata al MICE e al Business Travel – che dall’anno scorso si è mossa verso l’internazionalizzazione aprendo 10 sedi nel mondo.
«Il viaggio più importante per una azienda è quello verso il cambiamento; perciò, abbiamo adottato un approccio alla sostenibilità che duri nel tempo, cioè integrato, orientato al futuro, sistematico e soprattutto pragmatico – argomenta l’AD del Gruppo Bluvacanze, Domenico Pellegrino. – Dobbiamo fare quello che si può fare e dobbiamo farlo nel miglior modo possibile. È in primis la nostra cultura manageriale che sta cambiando, così da governare in maniera sinergica le diverse dimensioni aziendali verso buone prassi ambientali, economico finanziarie, sociali ed etiche. Esiste una Road Map, ma anche azioni quotidiane da seguire».

Domenico Pellegrino, AD Bluvacanze

MOBILITA’ SOSTENIBILE TRA MARE, CIELO E TERRA
Occasione per parlare di ESG e sostenibilità è stato l’evento promosso da Bluvacanze al Travel Innovation Hub di MonteRosa91 dal titolo Mobilità sostenibile tra mare, cielo e terra. Leader della Travel industry a confronto, moderato da Paola Baldacci.
Anche il luogo dove si è svolto l’evento rientra in un’ottica di sostenibilità, come racconta Francesco Rovere, Senior development manager di Axa Real Assets, gestore del building. Sostenibilità sia per quello che riguarda le scelte di efficienza energetica nella riconversione dell’edificio – che ha riaperto un anno e mezzo fa ed è sede di altre aziende, oltre a Bluvacanze, e ha anche spazi aperti al pubblico, come il giardino – sia nell’approccio al sociale con uno spazio piacevole per confrontarsi e lavorare insieme, aperto alle contaminazioni. La società ha cominciato a guardare alla sostenibilità già 15 anni fa, anticipando le normative, perché la sostenibilità è un valore aggiunto che si può monetizzare se si è aperti al cambiamento, come dice il manager.

Nel discorso di apertura dei lavori, Domenico Pellegrino, Ceo di Bluvacanze, sottolinea come il turismo si regga su tecnologia e sostenibilità, dove la tecnologia e la digitalizzazione sono a servizio della sostenibilità, permettendo di definire la rendicontazione della strategia.
«Il nostro approccio – afferma Pellegrino – non nasce da un’emergenza ma dalla consapevolezza e l’approcciamo a 360° in modo sinergico, ben oltre al mero rispetto delle normative vigenti. Anche e soprattutto per il benessere del mare, perché è certo che la salute del mare è anche la salute della nostra azienda, che è di proprietà di MSC Cruises. Ma è un percorso che non si può fare da soli, per questo la filiera del turismo è importante, ed è per questo che abbiamo invitato alcuni partner ed eminenti figure del campo della mobilità che insieme al business travel può trasformarsi in un motore di innovazione e crescita sostenibile attraverso una visione condivisa e la collaborazione intersettoriale».
Per parlare di questo argomento sono stati invitati sul palco diversi protagonisti della mobilità, che è la funzione principale del turismo, anzi l’essenza stessa: Eleonore Tramus, GM East Mediterranean di Air France Klm, Leonardo Massa, Vice President Southern Europe, MSC Crociere, Massimiliano Archiapatti, Vice President Operations Europe, Hertz, Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato, Italo NTV.

Da sinistra, Eleonore Tramus, Leonardo Massa, Gianbattista La Rocca, Massimiliano Archiapatti e Domenico Pellegrino

Si comincia con il trasporto aereo. Eleonore Tramus ha evidenziato come il gruppo Air France-KLM, con il 17% del totale, sia il primo il più grande utilizzatore al mondo per il secondo anno consecutivo di SAF, il Sustainable Aviation Fuel che è fondamentale per ridurre l’impronta di carbonio perché emette almeno il 75% in meno di CO₂. L’obiettivo che si pone è di raggiungere il 10% di utilizzo del SAF che è superiore alla richiesta europea del 6%.
Tramus ha anche evidenziato alcune criticità, come il prezzo alto e la difficoltà a reperirlo, tant’è che 9 compagnie aeree su 10 non hanno piani sull’utilizzo del SAF, e di ridurre le emissioni per passeggero del 30% entro il 2030. Nel 2023, le compagnie aeree del Gruppo Air France-KLM hanno incorporato circa 80.000 tonnellate di SAF, quasi il doppio rispetto al 2022. Il gruppo ha avuto il primo riconoscimento nel 1999 con KLM, e nel 2011 ha effettuato il primo volo con il SAF, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2030 il 10% di carburante sostenibile che è superiore alla richiesta europea del 6%, ed entro lo stesso anno avere una flotta composta all’80% da aerei di nuova generazione. «Lavoriamo anche sull’efficienza operativa con l’AI e sull’intermodalità con SNCF», conclude Tramus.

Leonardo Massa_MSC Crociere

Si passa al mare. «MSC Crociere pone la sostenibilità al centro delle proprie strategie perché la salvaguardia del mare è un aspetto cruciale per il futuro dell’intero pianeta, – afferma Leonardo Massa, Vice Presidente Sud Europa di MSC Crociere. – Continuiamo a lavorare per raggiungere emissioni nette di gas serra pari a zero entro il 2050, investendo in nuove tecnologie e design, combustibili rinnovabili e migliorando l’efficienza operativa». Massa si dice fiducioso di arrivare a una riduzione delle emissioni del 40% già prima del 2030 e ricorda come MSC Euribia nel 2023, per il viaggio inaugurale da Saint-Nazaire a Copenhagen, abbia utilizzato con successo il bioGNL, diventando quindi la prima nave al mondo ad aver realizzato una crociera a zero emissioni nette. «Il nostro impegno sulla sostenibilità ambientale – continua Massa – non riguarda soltanto le emissioni, ma anche le acque reflue, il ciclo delle pulizie di bordo, l’efficienza energetica, il minor impatto ambientale in termini di rumore delle eliche per non infastidire la fauna ittica e i mammiferi e tanto altro. Come ad esempio il recupero di aree degradate – l’esempio virtuoso è Ocean Cay, l’isoletta delle Bahamas in gestione a MSC per 99 anni, tornata ad essere un paradiso ambientale – e la spinta verso l’elettrificazione delle banchine portuali, ancora tanto indietro nell’area del Mediterraneo. Senza contare il problema dello stoccaggio del GNL, il gas naturale liquefatto, deposito fino a poco tempo fa presente solo a Barcellona. Problematiche complesse da affrontare perché la nostra operatività è globale, e nel mondo ci sono tante realtà diverse e anche approcci alla sostenibilità e consapevolezza verso la protezione dell’ambiente molto differenti fra loro nelle varie aree del pianeta», conclude Massa.

Gianbattista La Rocca_Italo NTV

Prende poi la parola Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato di Italo, per parlare di trasporto ferroviario. Italo nel 2023 ha portato a termine il processo di rifinanziamento della struttura del capitale esistente tramite nuovo prestito bancario “green” del valore di 1,4 miliardi di euro, destinato al rifinanziamento degli investimenti verdi esistenti e ad una ulteriore espansione della flotta di treni eco-friendly. «Siamo pienamente consapevoli che il settore del trasporto ferroviario è un pilastro della mobilità sostenibile e per questo ci impegniamo quotidianamente sviluppando azioni e processi a basso impatto ambientale e basso consumo energetico. Il treno è a emissioni zero, e già questo è fondamentale, ma è green anche perché toglie dalla strada le auto. Abbiamo già trasportato 25 milioni di passeggeri, ma la nostra prossima sfida è raggiungere altre comunità e allargare l’area di interesse anche oltre all’alta velocità, come già stiamo facendo con l’intermodalità con Itabus».

Massimiliano Archiapatti_Hertz

Conclude la tavola rotonda il tema dell’elettrificazione delle auto, sfida aperta di enorme importanza anche nel noleggio e la gestione delle flotte aziendali. «Con un nome come il nostro – scherza Massimiliano Archiapatti, Vice President Operations Europe di Hertz, – non potevamo non rivolgerci all’elettrificazione della flotta! Una vera e propria rivoluzione che incontra però ancora una certa resistenza sul mercato, anche di fronte a vantaggi evidenti come il poter accedere all’Area C e alle ZTL. L’utilizzo dell’auto a noleggio già riduce le emissioni di CO₂, con un utilizzo medio di una vettura dell’80% contro al 9% delle auto private. Il percorso di sostenibilità che abbiamo intrapreso ci sta dando soddisfazioni soprattutto nel settore del business travel, dove due vetture elettriche su tre oggi non hanno bisogno di ricarica. Abbiamo anche un’offerta che include un Token con accesso al 98% delle colonnine in Italia».

L’ESEMPIO DELLE AZIENDE E LE RICERCHE
Dopo la Tavola Rotonda, Edoardo Iacopozzi, Amministratore Delegato di A2A Services & Real Estate, azienda che da 15 anni pubblica i bilanci di sostenibilità, ha condiviso le best practices messe in atto verso i 13mila dipendenti dell’azienda in tema di impatto ambientale. E lo fa parlando della sensibilizzazione sulla sostenibilità sia in campo alimentare, con la lotta allo spreco, sia per quello della mobilità, con la misurazione delle emissioni di CO₂ delle diverse soluzioni di viaggio e la spinta a scegliere il viaggio che inquina meno e non quello più conveniente economicamente.

Edoardo Iacopozzi, – A2A

Eleonora Lorenzini, Direttore Osservatorio Travel Innovation del Politecnico di Milano, dal canto suo, chiude il convegno sottolineando il diverso grado di coinvolgimento dei turisti verso i temi della sostenibilità tra Paese e Paese. Nel campo del leisure, ad esempio, solo il 15% dei turisti italiani ha cercato informazioni in merito, contro al 37% degli americani, cifre che fortunatamente sale all’80% quando si parla di corporate travel.

Eleonora Lorenzini – Politecnico Milano

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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