OYO, azienda globale attiva nello sviluppo di tecnologie applicate all’ospitalità, con migliaia di case vacanza in tutta Europa, annuncia che offrirà alloggi gratuiti ai rifugiati in fuga dall’Ucraina. Con seicento case vacanze, sarà la Polonia il primo paese a prepararsi all’accoglienza, offrendo riparo a chi scappa dalla guerra e aprendo le porte delle sue proprietà. Il progetto solidale nasce dall’impegno dei proprietari di casa che volontariamente hanno deciso di fare la differenza e che sosterranno, insieme all’azienda, i costi del soggiorno.
OYO ha inoltre lanciato una raccolta fondi, aperta tutti, a supporto dei proprietari e delle organizzazioni no-profit che intervengono nel dare sostegno e ospitalità alle persone in difficoltà. Il prossimo obiettivo sarà quello di incoraggiare non solo i proprietari di case in Polonia, ma anche quelli di altri paesi europei ad aprire le porte delle loro case, nell’ambito di una cooperazione internazionale a sostegno dell’accoglienza e dei valori umanitari.
Ritesh Agarwal, Fondatore e CEO del Gruppo OYO – attivo nell’holiday renting in Europa con i brand di OYO Vacation Homes, quali Belvilla by OYO, DanCenter e Traum-Ferienwohnungen- ha dichiarato: “Siamo profondamente ispirati dai nostri proprietari di casa che stanno aprendo i loro cuori alle persone che ne hanno profondamente bisogno. Ci impegniamo a sostenerli e a guidare questo sforzo in ogni modo possibile. Continueremo a esplorare ogni strada per garantire tutto il sostegno possibile ai profughi nei paesi europei”. Ha inoltre aggiunto: “Stiamo anche dialogando con diverse organizzazioni a livello locale per garantire che ogni profugo venga abbinato a un alloggio disponibile nella regione. In OYO stiamo anche canalizzando tutte le risorse disponibili per aiutare a raccogliere fondi per le ONG che sono in prima linea in questa crisi”.
OYO è anche attiva nel dialogo con le organizzazioni no-profit al fine di garantire che i profughi e i richiedenti asilo in fuga dall’Ucraina siano accolti dalle strutture abitative disponibili. La società, basata in India, è inoltre in contatto con l’ambasciata polacca garantendo il proprio supporto.