Dal 1° gennaio 2025 è entrato in vigore il modulo ETA-IL, un’autorizzazione elettronica necessaria per i turisti provenienti da Paesi esenti da visto che desiderano visitare Israele, inclusa l’Italia. La nuova procedura mira a migliorare la sicurezza nazionale e snellire le formalità di ingresso, ma in un momento delicato per il Paese, viene da chiedersi se questa iniziativa fosse proprio necessaria. L’ETA-IL consentirà alle autorità israeliane di analizzare in anticipo i dati dei passeggeri, verificandone l’identità e l’idoneità a entrare prima ancora dell’imbarco. Qualora emergessero problemi, i turisti sarebbero indirizzati alle ambasciate israeliane nei loro Paesi d’origine. Il costo del servizio è fissato a 25 NIS, pari a circa 6,55 euro, una cifra contenuta ma che potrebbe comunque essere percepita come un ostacolo aggiuntivo, specie in un contesto internazionale già segnato da instabilità.
Secondo il governo israeliano, questa misura garantirebbe maggiore sicurezza e prevenzione, evitando che passeggeri non idonei raggiungano il Paese. Un sistema simile è già in uso in nazioni come Stati Uniti, Canada e Australia e sarà adottato anche dall’Unione Europea nel prossimo futuro. Tra i vantaggi dichiarati c’è la semplificazione del processo d’ingresso e una gestione più efficiente dei flussi migratori con la registrazione a livello informatico.
Il lancio di questa iniziativa avviene però in un periodo in cui Israele si trova al centro dell’attenzione internazionale a causa delle tensioni geopolitiche e dei conflitti nella regione. L’introduzione di un nuovo requisito burocratico, seppur modesto, potrebbe scoraggiare i potenziali visitatori già esitanti a causa delle notizie di guerra. Anche il costo, per quanto non elevato, può essere percepito come un’ulteriore tassa sul turismo. Se la misura può sembrare giustificata in tempi di stabilità, in un contesto di crisi potrebbe essere vista come un deterrente per i viaggiatori. A maggior ragione considerando che Israele, con il suo ricco patrimonio storico e culturale, punta a mantenere una posizione di rilievo nel panorama turistico globale.