I ministri Speranza e Bianchi hanno illustrato ieri in conferenza stampa le ultime misure prese in tema di Green Pass Rafforzato che mirano a correggere alcune storture emerse dall’analisi dei provvedimenti precedentii. Vediamole assieme:
Green Pass illimitato dopo la terza dose
Le certificazioni verdi COVID-19 rilasciate dopo la terza dose hanno efficacia illimitata senza necessità di nuove vaccinazioni. Viene considerato equiparato ad aver fatto tre dosi chi ha contratto il COVID ed è guarito dopo il completamento del ciclo vaccinale primario (due dosi).
Circolazione stranieri in Italia
Gli stranieri possono venire in Italia senza tampone se vaccinati, ma in alcuni casi ne avranno bisogno per accedere alle attività, inclusi hotel e case vacanza. Tutte le attività per le quali in Italia è previsto l’accesso con Green Pass Rafforzato saranno consentite agli stranieri vaccinati con vaccini autorizzati dall’Ema da meno di 6 mesi o guariti da meno di 6 mesi. Chi ha i documenti di vaccinazione o guarigione risalenti a più di 6 mesi prima, così come chi ha una vaccinazione con vaccini non riconosciuti dall’EMA, per accedere alle attività avrà bisogno anche di un tampone negativo in corso di validità (48 ore antigenico, 72 ore molecolare).
Meno limitazioni ai vaccinati in zona rossa
Sono eliminate le restrizioni previste nelle zone rosse per coloro che sono in possesso del Green Pass Rafforzato, non avranno quindi l’obbligo di autocertificazione per muoversi all’interno del proprio comune che rimarrà per i non vaccinati o per chi è guarito o vaccinato da oltre 6 mesi e non ha fatto un’ulteriore dose.
Positivi i commenti dal mondo delle imprese, in particolare dal settore fieristico. “Il riconoscimento dello status vaccinale del Paese di origine integrato da tampone in caso di non conformità con quello italiano consente alle fiere di tornare ad essere hub strategici per il business delle pmi del made in Italy. Il nuovo decreto Covid approvato ieri sera dal Governo va, ancora una volta, nella direzione auspicata dal sistema fieristico e dalle imprese italiane. Aefi, l’Associazione delle esposizioni e fiere italiane che rappresenta il 96% delle manifestazioni del Belpaese, non può che esprimere il plauso per un provvedimento adottato con la massima tempestività”. Così il presidente di Aefi, Maurizio Danese, ha commentato il decreto licenziato ieri sera in Cdm. “Una boccata di ossigeno – ha proseguito Danese – che permetterà di garantire pieno carattere internazionale alle decine di manifestazioni rinviate nel primo bimestre soprattutto a causa di importanti defezioni da parte di operatori dei Paesi terzi. Un successo anche per le imprese del made Italy e per il turismo d’affari generato dall’industria fieristica che, prima del Covid, registrava un indotto di oltre 23 miliardi di euro l’anno”.
Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici e MICAM, la manifestazione internazionale di riferimento per il settore calzaturiero in programma dal 13 al 15 marzo 2022 a Fiera Milano Rho, ha dichiarato: “Esprimo grande soddisfazione a nome di tutto il comparto calzaturiero per la scelta lungimirante del Governo di consentire anche ad operatori internazionali con vaccini non autorizzati da Ema di partecipare alle fiere italiane mediante il Green pass base, ovvero test antigienico rapido o molecolare. È stato con intelligenza superato un gap normativo che rischiava di tagliare fuori molti buyer e visitatori provenienti in particolare da Russia, Cina, Nord Europa, Medio oriente e mercati emergenti strategici per la filiera delle calzature e del Made in Italy in generale. A poco più di un mese dalla partenza di MICAM, registriamo dunque una buona notizia per tutta la filiera duramente provata dalla crisi pandemica che sta lentamente recuperando per tornare ai valori pre-covid. Ora le aziende potranno approcciarsi alla fiera con maggiore convinzione per non perdere le opportunità commerciali”.