Sono state aggiornate al 2 dicembre le linee guida della Conferenza delle regioni italiane per la ripresa delle attività economiche e la notizia è che il nuovo aggiornamento arriva senza che l’ultimo update sia mai stato recepito dal Governo tramite un’ordinanza. Il 13 ottobre scorso, infatti, le Regioni avevano dato il via libera alla capienza al 100% di meeting e congressi, ma il Ministero della Salute aveva ignorato il suggerimento evitando di redigere un’ordinanza in tal senso. Ora queste raccomandazioni sono cambiate e sono state recepite il 6 dicembre, giorno di esordio del Super Green Pass, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Vediamo cosa è cambiato per l’industria degli eventi con questo nuovo aggiornamento: sono in particolare due i temi di nostro interesse, che si aggiungono all’obbligo del Green Pass base in hotel e per meeting e congressi, di cui abbiamo parlato qui:
- per quanto riguarda convegni e congressi, non è più menzionato “il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti”, per cui si apre alla capienza massima per le sale, ma si prevede che “il numero massimo dei partecipanti all’evento dovrà essere valutato dagli organizzatori in base alla capienza degli spazi individuati, per poter ridurre assembramenti di persone, dopo confronto con le autorità sanitarie locali. Nel caso in cui l’evento sia frazionato su più sedi/padiglioni, fisicamente separati tra loro, è necessario individuare il numero massimo dei partecipanti per ogni sede/padiglione dell’evento. Conseguentemente devono essere utilizzati sistemi di misurazione degli accessi nonché di limitazione e scaglionamento degli accessi anche attraverso sistemi di prenotazione del giorno e dell’orario di ingresso, finalizzati a evitare assembramenti.”
- in merito allla gestione del buffet, non è più menzionato l’obbligo di somministrazione mediante personale incaricato e si prevede la possibilità di organizzare “una modalità a buffet prevedendo in ogni caso, per clienti e personale, l’obbligo del mantenimento della distanza e l’obbligo dell’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. La modalità self- service può essere consentita con modalità organizzative che evitino la formazione di assembramenti anche attraverso una riorganizzazione degli spazi in relazione alla dimensione dei locali; dovranno essere altresì valutate idonee misure (es. segnaletica a terra, barriere, ecc.) per garantire il distanziamento interpersonale di almeno un metro durante la fila per l’accesso al buffet.”
Qui potete leggere le linee guida complete:
Contrastanti le reazioni nel mondo della Meeting Industry: soddisfazione per l’abolizione del metro di distanziamento che riapre alla piena capienza delle sale, ma sconcerto per l’indicazione di dover valutare di volta in volta la capienza con le aziende sanitarie locali, che non sembrano proprio avere l’organizzazione di eventi nel proprio DNA.
“Cosa dovremmo fare? Rivolgerci a non si sa quale ufficio delle Autorità Sanitarie Locali prima di ogni evento? Sappiamo bene quanto la burocrazia italiana sia lenta per limiti strutturali ma chi organizza ha bisogno di sapere sin dalla fase progettuale dell’evento quante persone potranno parteciparvi”, commenta Salvatore Sagone, presidente del Club degli eventi e della Live Communication e portavoce nei rapporti con i media di #Italialive
“Abbiamo chiesto a gran voce la fine del distanziamento ma ora che l’abbiamo ottenuta si apre uno scenario di confusione che genera difficoltà organizzative. Non possiamo permetterci di lavorare non sapendo la capacità massima dei nostri spazi in maniera definita da parametri chiari, oggettivi e prefissati”, evidenzia Alessandra Albarelli, presidente di Federcongressi&eventi e portavoce dei rapporti istituzionali e politici di #Italialive. “Da oltre un anno stiamo dialogando con le istituzioni ma ogni decisione che deve trovare una declinazione operativa non è mai semplice e lineare, ma confusa e non attuabile nel concreto”.