Mancano due mesi alla cessazione di attività di Alitalia e all’inizio di quelle di ITA previsto il 15 ottobre prossimo. A causa della discontinuità richiesta dalla Commissione Europea per dare il via libera alla seconda compagnia i biglietti già emessi da Alitalia saranno inutilizzabili: sono almeno 255.000 gli utenti in attesa di sapere la loro sorte dopo il 14 ottobre e con ogni probabilità non avranno alcuna riprotezione.
Alle agenzie di viaggio e tour operator non è dato sapere nulla, nonostante Fiavet-Confcommercio si sia adoperata per capire le tempistiche dei rimborsi di biglietti e voucher attraverso richieste ufficiali.
Per i rimborsi il Governo Draghi sembra stia per stanziare 100 milioni. Saranno sufficienti? Difficile: basta immaginare già solo tutto il turismo scolastico o quello di eventi business slittato con la pandemia nel 2020-21 e compensato dai voucher in pacchetti in cui è incluso il trasporto Alitalia.
“In agenzia di viaggio ci stiamo chiedendo cosa succede a chi ha già acquistato un biglietto programmando una vacanza o un viaggio dopo il 14 ottobre – spiega la presidente Fiavet-Confcommercio, Ivana Jelinic – nessun operatore ha ricevuto comunicazioni ufficiali da Alitalia, da ITA ma, cosa ancor più grave, nemmeno da IATA, organismo ufficiale di riferimento per il trasporto aereo”.
È proprio a IATA infatti che già si è rivolta Fiavet-Confcommercio per una richiesta di chiarimenti che non ha avuto alcun riscontro.
“Riteniamo che, soprattutto in un momento di profonda crisi come questo, bisognerebbe prestare una enorme attenzione a tutti i passaggi critici che possono mettere ancora più in difficoltà un comparto già allo stremo” afferma la presidente di Fiavet-Confcommercio Ivana Jelinic.
In questa situazione non resta a Fiavet-Confcommercio che ribadire, anche attraverso i media, la sua richiesta di delucidazioni, anche per rappresentarla ai consumatori che sono, come le imprese, in attesa di risposte.