Geco Expo

Sarà un evento senza precedenti quello che coinvolgerà gli operatori del turismo dal 28 al 30 gennaio. GECO, la fiera virtuale del turismo sostenibile, ha tutte le carte in regola per essere il capostipite di un nuovo modo di pensare ai trade show, specialmente in questo settore. Non si tratta solo di un evento interamente virtuale, al quale si può quindi partecipare in assoluta sicurezza, ma anche di una preziosa occasione per esplorare nuove strade di crescita e pratiche eco-sostenibili che possano davvero dare un volto nuovo all’intera industria turistica nel medio-lungo periodo.

I vantaggi di esporre a una fiera virtuale

Fin dall’annuncio ufficiale, l’interesse degli operatori del turismo per GECO è stato altissimo. Il formato delle fiere virtuali, che si è perfezionato nel corso dell’anno a una velocità senza precedenti, ha dimostrato infatti di avere numerosissimi vantaggi per le aziende espositrici. Il primo e più importante di tali vantaggi è ovviamente il costo complessivo che ogni espositore deve sostenere. Laddove una fiera tradizionale richiede di aggiungere al fee d’ingresso anche le spese di viaggio, alloggio e diaria per i singoli partecipanti, per non parlare dei costi legati al trasporto dei materiali e all’allestimento dello stand. In questo senso, GECO è una vera rivoluzione: l’accesso è ora possibile a un parterre di operatori molto più vasto, proprio perché i costi vengono ridotti drasticamente. Per partecipare a GECO, infatti, non occorre spostarsi, prenotare alberghi o investire in materiali da stampare appositamente. Questo vuol dire avere accesso a una rete di contatti più ampia che mai, con un investimento più contenuto. In un momento in cui i grandi eventi sono costantemente in discussione, inoltre, investire in una fiera in presenza è in qualche modo pericoloso per le aziende: il rischio che le misure di sicurezza vengano aumentate a ridosso dell’evento è alto e, dopo la crisi dell’ultimo anno, nessun operatore del turismo può permettersi di perdere o anche solo bloccare una parte del proprio budget senza sapere con certezza se questo porterà un risultato o meno.

Come si interagisce in una fiera virtuale?

GECO si avvale di una avanzatissima piattaforma tecnologica, che permette di creare un ambiente interamente digitale, in 3D, che richiama in tutto e per tutto quello di una fiera in presenza. Ogni partecipante potrà esplorare i diversi spazi disponibili utilizzando un avatar personalizzabile, interagendo con la struttura e con tutti gli altri partecipanti. Ogni espositore può organizzare il proprio stand con materiali multimediali, anche scaricabili, e ogni visitatore può esplorare gli stand, parlare con i rappresentanti delle aziende in pubblico oppure attraverso chat private, prendere parte a meeting, assistere a panel e presentazioni, visualizzare le schede informative di ogni prodotto e organizzare la propria giornata proprio come si farebbe in una fiera in presenza. L’esperienza dell’interazione digitale è stata descritta da molti come più ricca di quella reale, oltre che più pratica: la qualità dello scambio di contenuti e informazioni fra i partecipanti non viene compromessa, ma è possibile integrarla con una grandissima quantità di dati che possono essere trasmessi e acquisiti in tempo reale. In questo modo è possibile gettare le fondamenta di nuove collaborazioni e partnership, trovare clienti e fornitori, scambiarsi idee e progettare il futuro rilancio.

La sostenibilità è il futuro del turismo

GECO guarda al futuro. E, nell’industria turistica, il futuro è la sostenibilità. Il profilo del viaggiatore contemporaneo è molto cambiato e così la nostra conoscenza dell’impatto ambientale dell’industria del turismo nelle sue forme più massificate. Già da molto tempo c’è chi preme perché questo settore affronti le questioni relative alle emissioni causate dal traffico aereo, dallo sfruttamento delle risorse, dall’impatto delle grandi strutture alberghiere. Le pratiche adottate finora a livello locale hanno dato risultati positivi sia in termini di riduzione degli sprechi e della produzione di CO2 quanto in termini di impatto sulle comunità locali. Se da un lato aumentano i turisti interessati a esperienze sostenibili e di qualità, che siano percepite come un arricchimento personale, dall’altro è necessario diffondere ulteriormente questa cultura, per fare in modo che la sostenibilità non sia solo la scelta più coscienziosa per gli operatori, ma anche la più conveniente.

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