La fase di startup di un’azienda è quel momento magico in cui chi ha avuto un’idea deve creare un business che stia in piedi nonostante i tanti costi fissi iniziali, uno staff probabilmente sottopagato, nessuna banca disponibile a prestargli soldi né un venture capitalist interessato a investire su di lui. Questo costringe l’aspirante imprenditore a dare il meglio di sé in un contesto di risorse scarse, cosa che sviluppa particolarmente l’ingegno e la ricerca dell’efficienza.
Pensare come una startup vuole dire quindi imparare a ottenere il massimo da quello che si ha a disposizione, ottimizzare l’utilizzo delle risorse e stabilire le giuste priorità.
Per fare questo ecco 8 consigli che vi possono aiutare a inquadrare meglio quali sono le cose contano.
1. Misurare tutto
Fare marketing online vuol dire innanzitutto avere il pieno controllo del traffico del proprio sito e delle conversioni. Lo standard di settore è ormai Google Analytics, sia perché gratuito, sia perché molto più rapido da integrare con le campagne che già viaggiano su Google.
Bisogna assicurarsi di aver inserito il codice in tutte le pagine del proprio sito e magari di averlo aggiornato alla versione Universal Analytics, in grado di tracciare il comportamento di uno stesso utente anche se si connette da dispositivi diversi.
È utile poi consultare e analizzare gli Insights dei social network: oltre a Facebook li offrono LinkedIn, Twitter e Pinterest.
È indispensabile utilizzare un software professionale per ottimizzare e monitorare le campagne di email marketing e un ad server per misurare le performance del visual advertising.
Non lasciate nulla al caso: dovete sapere esattamente da dove arrivano i clienti per decidere se investire maggiormente su un determinato canale o ottimizzare le risorse su quelli che non hanno funzionato come sperato.
2. Fare test su piccoli campioni
Testare qualunque novità su un piccolo gruppo dei propri clienti potenziali prima di passare ad applicarla su vasta scala. Prendete esempio da Facebook, che prima prova le nuove funzioni su ristretti gruppi di utenti, ne monitora le reazioni e solo poi sceglie se estenderle a tutti.
Lo stesso discorso si può applicare a una landing page: anche se a prima vista sembra semplice e intuitiva, può non esserlo per un visitatore e solo il test con persone reali può farlo emergere.
In particolare, se avete pagine in inglese potete utilizzare un servizio come Five Second Test per testare le vostre pagine web con visitatori casuali.
3. Puntare sulla semplicità
Il “keep it simple” è un mantra delle startup: le idee semplici sono quelle che riscuotono più successo. Biosgna però scegliere bene il time to market e presentarsi nel modo giusto nel momento giusto.
4. Migliorare di poco tanti aspetti
Spesso non c’è il budget per fare grandi miglioramenti come un restyling del sito, lo sviluppo di una app o di una nuova funzionalità per il proprio pubblico. In questi casi però tanti piccoli miglioramenti possono essere percepiti come una forte evoluzione.
Provate a fare un elenco di diversi aspetti del sito che possono essere ottimizzati e per ognuno di questi provate a pensare a cosa può essere fatto meglio con poco sforzo.
A titolo di esempio sul vostro sito potreste provare a:
1) Verificare quali sono le pagine più cercate e metterle maggiormente in evidenza nella navigazione
2) Provare a utilizzare un carattere più grande e leggibile
3) Cercare immagini più accattivanti per il sito o per i social media su una directory di foto riutilizzabili per uso commerciale
4) Ottimizzare la navigazione del sito migliorando i link presenti nel footer o usando le breadcrumbs
5) Ottimizzare la propria presenza social con una copertina più adatta, un miglior copy o con maggiori link verso il vostro sito.
5. Ottenere il massimo dagli strumenti gratuiti
Se si ha poco budget non si possono comprare i migliori software sulla piazza, ma bisogna trovare il miglior rapporto qualità prezzo. Se lo strumento è gratuito l’utilità tende verso l’infinito e oltre.
Se dovessi suggerirvi i 3 che sto usando di più vi direi Mailchimp per l’email marketing (gratuito per database fino a 2.000 contatti), Talkwalker per monitorare la vostra reputazione online, Datawrapper per creare grafici facili da embeddare nei vostri post.
6. Riciclare le risorse
Molte presentazioni e analisi vengono spesso realizzate e prodotte solo per uso interno, ma con le opportune modifiche possono diventare il prossimo articolo del vostro blog aziendale. La guida interna alla customer care può essere trasformata nelle Frequently Asked Questions da inserire sul sito. Le foto di location ed eventi possono diventare gallerie fotografiche molto cercate sui motori di ricerca.
7. Fare content curation
Se non si ha una redazione si possono selezionare i migliori contenuti del web e farne una rassegna stampa. Ci sono numerosi strumenti che permettono di farlo in maniera molto semplice, come Pocket, Feedly, scoop.it o Flipboard e avere contenuti sempre freschi da proporre.
8. Focalizzarsi sulle cose importanti
Se si hanno tanti obiettivi è importante stilare una lista di priorità condivise, in modo da sapere sempre su cosa occorre lavorare prima. In un’azienda la priorità, nemmeno a dirlo, sono i guadagni, e forse il trucco per avere successo con una startup e in generale con un’azienda è quello di fare bene i conti, non perdere mai di vista questo obiettivo ed evitare le attività che non arrivano a monetizzare neanche indirettamente.