Il mercato immobiliare italiano sta vivendo un periodo di intensa attività, caratterizzato da un aumento significativo delle aste di immobili alberghieri. Secondo i dati di ImmobiliAllAsta.it, nel primo semestre del 2024 sono stati messi all’asta 584 hotel in Italia, con una forte concentrazione nel Lazio e nel Centro Italia.
Il Lazio guida infatti la classifica con 118 aste di hotel, seguita dalla Toscana con 69, dalla Sardegna con 36 e dalla Sicilia con 27. La somma offerta minima per questi immobili evidenzia l’interesse degli investitori: €54.288.835 per il Lazio e €57.600.000 per la Toscana. Il Centro Italia nel suo complesso mostra un forte potenziale di investimento, con 223 aste e una somma offerta minima di €132.488.835. Seguono molto staccate le Isole con un’offerta complessiva di circa 67 milioni di euro (35.8 milioni per la Sicilia e 31 milioni per la Sardegna
Il Nord Italia in generale sembra meno interessato da questi movimenti: 114 aste nel primo semestre in tutto il settentrione, circa la metà che nel centro, ma con un valore medio di offerta minima molto più alto, di 1 milione di euro ad asta contro 450.000 euro della media del centro Italia.
Anche tra le province con il maggior numero di aste vediamo in testa Roma, con 108 hotel all’asta e una somma offerta minima di €49.368.660, e Napoli, con 14 aste e €22.500.000. Milano non pervenuta.
Questo accade nonostante, nel complesso, il primo semestre del 2024 abbia registrato una media di diminuzione del 20% nel numero di aste complessive. Maggio è stato il mese con il maggior numero di aste fissate, totalizzando 13.351, rispetto alla media semestrale di 11.379. Il valore complessivo degli immobili in asta è stato di €7.906.295.801, con una diminuzione del 20,7% rispetto ai €9.968.690.595 del 2023.
La componente residenziale ha subito una riduzione significativa, con un calo del 9%, mentre gli immobili non residenziali e i terreni hanno visto aumenti rispettivamente del 14% e del 4%. Questo dato è significativo poiché gli immobili residenziali sono generalmente più liquidi e vendibili. Il prezzo medio degli immobili residenziali si è mantenuto quasi invariato, passando da €84.688 a €84.645. Invece, gli immobili non residenziali e i terreni hanno registrato una diminuzione del 6,1% e del 9% nei prezzi medi, rispettivamente.