Meet Boston si presenta a Milano con un’esperienza immersiva fatta di storytelling e assaggi gastronomici. Martha Sheridan, president & Ceo di Meet Boston, guida una delegazione composta da Dave O’Donnell, vice president of Strategic communications Meet Boston, Alia Hamada Forrest, direttore di Business Strategy dell’ufficio del sindaco, Julie Duffy, chief marketing & communications officer di Fifa World Cup Boston 26, Kate Gilbert, executive director Boston Public Art Triennial, Suzanne Wenz, owner Smw Communications. La nutrita delegazione è affiancata da tre chef, Tom Schlesinger Guidelli, chef-owner di Alcove Boston, Douglass Williams, chef-owner del ristorante italiano MiDA, e Tracy Chang chef-owner di Pagu in Cambridge, Massachusetts.

Il punto di vista di Martha Sheridan

Martha Sheridan CEO Meet Boston

«Se dovessi descrivere Boston in breve e sottolinearne i selling points, – dice Martha Sheridan – direi che è una città accogliente, facilmente accessibile, inclusiva e progressista. E sicura. Una città in continua evoluzione che molti ancora non conoscono nel suo nuovo volto, fermi all’immaginario di 10-15 anni fa. Per questo è fondamentale il contatto diretto con il trade, dato che ancora oggi la maggior parte dei turisti italiani prenota tramite agenzia e T.O. In questo senso è molto importante il rapporto consolidato con Thema Nuovi Mondi di Olga Mazzoni, rappresentante per l’Italia di Meet Boston,che della destinazione ha una conoscenza decennale e approfondita. Oltre a fiere internazionali come Ipw, facciamo molti trade show e mission come questa di Milano, per assicurarci di trasmettere anche ai professionisti del settore l’immagine della nuova Boston. Uno degli aspetti che più colpisce anche noi che viviamo a Boston – continua Sheridan – è l’evoluzione della scena gastronomica. Molti pensano a Boston solo per i suoi piatti iconici, come clam chowder e lobster roll, ma negli ultimi anni il panorama gastronomico della città si è diversificato e la cucina sta diventando uno degli asset di Boston, cosa che la porterà probabilmente in futuro a competere con destinazioni gastronomiche affermate come New York, New Orleans o San Francisco».

La scena gastronomica

A Boston si trovano ottimi ristoranti francesi, portoghesi, cinesi, fusion e italiani, anche all’interno di hotel come il Raffles, e gli chef Tracy Chang, chef di origine taiwanese proprietaria del ristorante Pagu di Cambridge, Tom Schleisinger Guidelli del ristorante Alcovee Douglass Williams, chef owner di MIDA che intende il cibo, italiano, come un momento di unione e condivisione, ne hanno dato prova con i loro piatti e cocktail signature.

I collegamenti aerei

«Negli ultimi dieci anni, – afferma ancora Sheridan – l’aeroporto Internazionale Logan ha aumentato in modo significativo le rotte verso l’Europa, e il nuovo volo diretto Milano-Boston ne è la prova. Sarà molto apprezzato dai business traveller e dagli operatori del MICE, che a Boston trovano un hub importantissimo per la ricerca, la tecnologia, l’innovazione e la farmaceutica. E anche dal leisure – settore che dopo la pandemia è cresciuto e ora rappresenta il 50% dei visitatori a livello globale – come porta di accesso al New England».
Il nuovo volo Delta nonstop da Milano, che si aggiunge a quello di Roma, sarà operato quattro volte alla settimana a partire dal 24 maggio. Il collegamento è operato da un Airbus A330-900 neo di nuova generazione, con 29 suite in Delta One Suite in configurazione 1-2-1, 28 posti Delta Premium Select in configurazione 2-3-2, 56 posti Delta Confort +, con un pitch leggermente superiore a quello dell’Economy class, e 168 seat Economy standard.

I numeri del turismo

«Boston è una città sicura, la più sicura degli Usa. – dice Alia Hamada Forrest, director of Business strategy nell’ufficio delle opportunità economiche e dell’inclusione dell’ufficio del sindaco. – Lo dicono i dati, cui Michelle Wu, dà molto credito. Michelle Wu è la prima donna e la prima persona di origine asiatica ad essere eletta sindaco, a conferma dell’animo progressista e accogliente della città. Del resto il 25% dei 700mila abitanti della città è nato all’estero, e 160mila sono gli studenti internazionali che frequentano i nostri college, tra cui MIT e Harvard, i più prestigiosi del mondo».
E di numeri ci parla anche Dave O’ Donnel, vice president of Strategic communications Meet Boston: «Ogni anno accogliamo circa 20 milioni di visitatori, di cui 3 milioni internazionali. Di questi, 2 milioni sono visitatori overseas, – cioè provenienti da mercati asiatici o europei (Canada a Messico naturalmente sono i due mercati principali, ndr). – L’Italia è stabilmente tra i top ten a livello globale, e attualmente divide la quarta posizione con l’Irlanda dietro a UK, Francia e Germania per quello che riguarda l’Europa. Al Logan atterrano più di 60 voli diretti, e idealmente la nostra città, essendo la più vicina all’Europa sulle rotte transatlantiche, può essere non solo la porta del New England, ma di tutti gli Stati Uniti».

La delegazione di Meet Boston a Milano

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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