ménara marrakech

Il Marocco lascia il segno. Anzi l’impronta. Ed è proprio simile a una impronta digitale il nuovo logo del Marocco che accompagna il claim Kingdom of Light, una campagna lanciata ad aprile con massicci investimenti pubblicitari, attentamente studiata per valorizzare la ricchezza del Paese e restituirne lo splendore, sottolineandone la sua luce distintiva, che colpisce i viaggiatori non appena mettono piede nel Paese.
Non solo la luce del sole, ma anche l’illuminazione dell’anima, a contatto con un territorio e una popolazione che davvero toccano l’intimo di ognuno di noi. Ma a guardarla bene, l’impronta si scompone in alcuni elementi distintivi: al centro la porta, elemento imprescindibile dell’arte e dell’architettura del Paese; sotto delle linee ondulate che simboleggiano allo stesso tempo le onde del mare e le dune del deserto, e in alto i raggi del sole.

Il nuovo logo del Marocco

Ne parliamo al TTG con Aziz Mnii, Direttore dell’Ente Nazionale per il Turismo del Marocco (ONMT) per l’Italia e la Grecia, che si dichiara molto soddisfatto della creatività del nuovo brand, che racchiude in sé tutti gli elementi capaci di rendere il Marocco una destinazione più dinamica e connessa per tutti i viaggiatori che cercano la luce e un’esperienza di viaggio gratificante. Altrettanto soddisfatto si proclama del posizionamento del mercato italiano che è ora al 4° posto tra il turismo europeo, superando il mercato tedesco, e perl’apertura di 16 nuove rotte a novembre, tra cui Agadir e Fez operate da Ryanair e Wizz Air che collegano Milano e Roma a Casablanca e Marrakech.

Marrakech, Piazza Jeema el Fnaa © Mauro Parmesani


Fondamentale la collaborazione con le principali compagnie aeree e l’ONMT sta lavorando per portare nuove compagnie (il riferimento a ITA Airways è evidente) oltre a Royal Air Maroc, Air Arabia, Ryanair, Wizz Air, EasyJet e Tuifly.be che assicurano 124 voli settimanali per il Marocco in partenza da 9 città italiane, portando la capienza settimanale a 1.400.000, +24% rispetto all’estate 2019 (1.116.000 posti). Aziz Mnii ha voluto porre l’accento anche sulle destinazioni meno battute, come Tangeri, la città bianca, e Chefchaouen, la città blu, (vedi articolo qui).

Chafchaouen


In occasione del TTG il direttore ha dichiarato: «La strategia dell’ONMT è quella di posizionare il Marocco tra le destinazioni turistiche più popolari al mondo, rafforzandone la notorietà e l’attrattiva in tutto il mercato italiano. Inoltre, l’ONMT desidera trasmettere alla Travel Industry italiana un messaggio di rassicurazione e resistenza: unendo le forze possiamo fare di più, in Marocco diciamo non si può applaudire con una sola mano. In effetti, da aprile abbiamo realizzato svariate attività di Pr e marketing, ma adesso bisogna spingere sull’acceleratore su molti fronti. Abbiamo molte attività in calendario e tante ne realizzeremo, ma sarà possibile solo con il supporto della parte italiana, sia per quanto riguarda il Trade che i Media».

Le dune di Merzouga

Autore

  • Laureata in Geografia, giramondo e appassionata di fotografia, Roberta F. Nicosia parla quattro lingue ed è la nostra inviata speciale. A dieci anni, complice la copia di National Geographic che ogni mese trovava sulla scrivania e i filmini Super8 del papà, sapeva già dove erano il Borobudur, Borocay o Ushuaia e sognava di fare il reporter. Sono suoi quasi tutti gli articoli sulle destinazioni e le foto apparsi sul nostro Magazine. Dopo una parentesi con ruoli manageriali nel campo della comunicazione e dell’advertising, si è dedicata alla sua vera passione e negli ultimi vent’anni ha collaborato con riviste leisure come Panorama Travel, D di Repubblica, AD, specializzandosi poi nel MICE con reportage di viaggio, articoli su linee aeree e hotellerie. È stata caporedattore e direttore di diverse riviste di questo settore, e ha pubblicato una trentina di Guide Incentive con la collaborazione degli Enti del Turismo italiani.

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