In seguito al recente aumento dei casi di covid-19 importati dai visitatori stranieri, il Governo di Malta ha annunciato che tutte le scuole per l’apprendimento della lingua inglese saranno nuovamente chiuse fino a nuovo avviso a partire dal prossimo 14 luglio in seguito a un nuovo focolaio che ha avuto origine proprio in questo ambito e che riguarda numerosi studenti italiani.
Inoltre, per quanto riguarda gli arrivi dall’estero sia via area che via mare, sempre a partire dal 14 luglio, tutti i turisti, dai 12 anni in su, saranno accolti a Malta solo dietro presentazione di un certificato vaccinale rilasciato dopo almeno 14 giorni dalla data della seconda dose di vaccino anti Covid 19 (o dose singola in caso di vaccino Johnson & Johnson). Motivo per cui non tutti i green pass italiani saranno validi per l’ingresso a Malta: saranno esclusi quelli da tampone, da guarigione e da dose singola di vaccino. Malta si sta sostanzialmente tirando indietro dagli accordi presi sul Green Pass europeo, motivo per cui l’Unione Europea ha chiesto chiarimenti sulle ulteriori restrizioni.
Sono intanto 130 gli studenti italiani rimasti bloccati a Malta perché positivi al covid: dovranno osservare una quarantena di 14 giorni. Secondo le stime di Astoi, l’associazione dei Tour opertor Italiani, sono però oltre 1000 gli Studenti presenti sull’isola che ora stanno avendo problemi con il rientro a causa della chiusura delle scuole.
L’Associazione e gli operatori sono in costante interlocuzione e collaborazione con l’Ambasciata italiana e con la Farnesina. I Tour Operator si sono prontamente messi in contatto con le famiglie dei ragazzi ed hanno fornito immediata assistenza agli studenti, supportandoli da tutti i punti vista. ASTOI denuncia inoltre la difettosa assistenza delle Autorità sanitarie maltesi, motivo per cui gli operatori e l’Associazione si sono inoltre adoperati per cercare di fornire ai ragazzi un’adeguata assistenza sanitaria dall’Italia, chiedendo all’Ambasciata di inviare personale medico italiano in loco o, in alternativa, di attivare una linea verde gestita da personale italiano specializzato al fine di consentire un monitoraggio quotidiano dei ragazzi in quarantena, che ad oggi sono in larga parte asintomatici o lievemente sintomatici.
Alcuni Tour Operator si sono anche attivati per trasferire i ragazzi in quarantena in strutture ricettive maggiormente confortevoli, inviando altresì personale aggiuntivo in loco, mentre altri si stanno attivando per consentire il rientro anticipato in Italia degli studenti non soggetti a quarantena attraverso voli charter noleggiati ad hoc.
È stato altresì chiesto all’Ambasciata di sensibilizzare le Autorità maltesi affinché venga consentito il rientro nel nostro Paese, prima del termine dei 14 giorni previsti dalla normativa maltese, anche degli studenti in quarantena risultati negativi al tampone, ma al momento il Governo maltese non sembra disposto a concedere tale possibilità.
Per quanto riguarda le partenze future, considerata la situazione e vista la decisione del Governo maltese di consentire gli ingressi esclusivamente ai possessori di certificato che attesti il completamento, da almeno 14 giorni, del ciclo vaccinale contro il COVID19, gli operatori stanno gestendo in questi giorni gli annullamenti. Visto che la maggior parte dei ragazzi sono utenti dei Bandi INPS e che parte del costo di tali pacchetti è coperto dall’Ente, l’Associazione sta interloquendo anche con la dirigenza dell’INPS per una migliore gestione degli annullamenti, al fine di consentire agli studenti interessati di non perdere il beneficio attribuito