Da febbraio 2020 è vietato per legge uscire per turismo dall’Unione Europea, impedendo il lavoro di centinaia di tour operator che operano sul medio e lungo raggio. Le aziende della travel industry hanno fatto la cassa integrazione, hanno sopportato continue chiusure e riaperture, lo stop agli impianti sciistici a 24 ore dall’apertura della stagione, i 5 giorni di quarantena introdotti a Pasqua improvvisamente e ora a tre giorni dalla scadenza del DPCM non sanno ancora se il Green Pass permetterà di uscire dall’Europa per turismo. Un comportamento che per WeRoad “è una totale mancanza di rispetto nei confronti del turismo, un settore che dà lavoro a 3,5 milioni di italiani”.
Per questo WeRoad ha deciso di sfruttare ogni piega e ogni sfumatura del DPCM per far tornare le persone a viaggiare “fuori dall’Europa rimanendo in Europa”. In modo ovviamente completamente legale. Nasce così Operazione Lungoraggio, la proposta di itinerari in territori che sono sotto la giurisdizione di stati europei e che quindi fanno parte formalmente dell’Unione Europea anche se distanti migliaia di chilometri e diverse ore di aereo come Guadalupe e Martinica, l’Isola di Reunion, le Isole Far Oer e la Groenlandia. Secondo la normativa attuale per viaggiare verso questi paesi è sufficiente avere il Green Pass.
“Nel febbraio del 2021 per primi abbiamo fatto partire i corridoi turistici verso le Canarie, sembrava un sogno, e invece ci siamo riusciti. Ora vogliamo di nuovo spingerci e fare l’impossibile: tornare subito a far viaggiare fuori dall’Europa, con tutti i mezzi a nostra disposizione perché siamo nati per questo, per connettere persone, storie e culture in tutto il mondo” – commenta Erika De Santi, co-founder di WeRoad.