Il mondo della formazione medico-scientifica si arricchisce di quest’importante metodologia scientifica che consente una miglior comprensione e soluzione dei problemi di gruppo. A Meeting Planner la best practice mondiale.

È italiana la best practice di riferimento in campo medico con l’uso del Lego Serious Play. Nel corso dell’ultimo community meeting mondiale dei facilitatori Lego Serious Play svoltosi con 400 partecipanti dal 2 al 4 ottobre a Billund in Danimarca, città natale e headquarter di Lego, l’esperienza di eccellenza svolta dall’event agency italiana Meeting Planner, che durante scorso semestre ha implementato per la prima volta questa metodologia nell’industria farmaceutica italiana, è stata presentata in collegamento in diretta dalla titolare Maddalena Milone. È stata la prima volta che un cliente si è collegato in diretta al community meeting ed è stata la prima volta di un caso sperimentale in ambiente medico scientifico. Il tutto è stato reso possibile grazie al supporto del facilitatore certificato Lego Serious Play Fabrizio Faraco.

Che cos’è Lego Serious Play

Lego Serious Play è un metodo scientifico per creare strategie in tempo reale. Utilizza i mattoncini e gli elementi Lego per aiutare le persone a “pensare attraverso le dita” scatenando intuizione, ispirazione e fantasia. Il metodo si basa sulla creazione di metafore visive 3D finalizzate a rappresentare le principali questioni su cui si vuole ragionare e i possibili modi per risolverle, coinvolgendo tutti gli aspetti della dimensione umana (razionale, emozionale, istintiva) semplicemente costruendo modelli e raccontando storie su di essi (storymaking).

Lego Serious Play è spesso usato in eventi di team building, incontri e workshop, in cui vengono discussi temi complessi e dove le decisioni devono essere costruite, condivise e sostenute da tutti coloro che partecipano. Nelle organizzazioni può essere utile per consentire alle persone di lavorare insieme sulla costruzione di modelli di business, la pianificazione e la formazione e lo sviluppo dei team. Inoltre è stato particolarmente efficace anche in caso di acquisizioni e fusioni, branding, per migliorare l’efficacia operativa e l’analisi competitiva. Questo anche grazie alla rapidità e l’efficacia con cui si possono esplorare le diverse opzioni.

Come si articola un workshop

Un workshop è gestito da un facilitatore che imposta la sfida e fissa i tempi, guidando il processo dell’intero workshop. A fronte della sfida impostata dal facilitatore (generalmente una domanda aperta legata all’obiettivo del workshop) ogni partecipante risponde costruendo un modello 3D con i mattoncini Lego.

Successivamente ognuno racconta la storia associata al suo modello agli altri, che possono fare domande solo sul modello, dando origine a una discussione attraverso la quale le intuizioni dei diversi partecipanti sono utili per una riflessione comune. Ognuno racconta la storia del proprio modello e tutti ascoltano.

Dal punto di vista temporale in generale, dopo una prima fase di riscaldamento i partecipanti procedono di sfida in sfida costruendo modelli e raccontando storie, individualmente o in condivisione.

Lego Serious Play consente di analizzare e gestire i progetti con una logica di plan-do-plan-do adeguata alla realtà in continuo cambiamento che viviamo.

Oltre al caso presentato a Billund Meeting Planner e Fabrizio Faraco hanno realizzato nel 2016 diversi workshop in ambito medico, sia coinvolgendo i medici di base che gli specialisti che gruppi misti. Per il 2017 ne sono in programma già altri.

«Sono felice di aver dato un contributo alla applicazione di format nel mondo della formazione medico-scientifica italiana», afferma Maddalena Milone. «L’utilizzo dei mattoncini rende più semplice la comprensione e dunque la soluzione di temi complessi. È un linguaggio comune che chiunque può̀ utilizzare e garantisce la partecipazione dell’intero gruppo. In questo senso, è un bene che le aziende di un settore chiave quale quello pharma se ne servano per le proprie dinamiche interne. Focalizzarsi sui mattoncini e non sulle persone facilita la discussione e la negoziazione riducendo il peso dei conflitti personali. Le soluzioni ci sono, bisogna solo farle emergere. In azienda come nella vita»

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