Dopo la tappa al TTG di Rimini, la strategia di promozione turistica “Scopri l’Italia che non sapevi” facente parte del Piano di Promozione Nazionale 2020 del Ministero del Turismo torna dove tutto è iniziato, a Milano.
Il progetto nato da un accordo di programma tra il Ministero del Turismo e la Commissione Politiche per il Turismo – coordinata dalla Regione Abruzzo – della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, in collaborazione con ENIT, presenta nuove fasi di sviluppo che le Regioni Umbria, Marche, Emilia-Romagna – in qualità di capofila – stanno portando avanti per la valorizzazione degli asset quali i borghi, il turismo lento e quello turismo attivo.
L’appuntamento meneghino si pone subito come evento nel quale annunciare quelli che sono i vincitori del contest #LitaliaCheNonSapevi andato avanti per tutta l’estate, volto a raccontare un’Italia più nascosta, fatta di località meno note. Sono 21 i vincitori, uno per ogni regione, premiati con 500 euro ciascuno. A partecipare sono stati in 676 per un totale di 4436 opere divise in 3789 foto, 451 video, 184 racconti e c’è spazio, per la prima volta in assoluto, anche per i poadcast: 12. Un materiale di straordinario valore che le regioni italiane vogliono sfruttare come strategia di valorizzazione, nel piano editoriale dei canali social di viaggio italiano.
Ma per raccontare l’Italia il vasto progetto ha puntato anche su 21 creators internazionali che sono stati invitati a visitare 189 borghi della nostra penisola. Coordinati dall’Emilia-Romagna sono giunti dalla Germania, Austria, UK, USA, Francia e Spagna per 210 giorni complessivi, hanno scoperto la bellezza italiana abbinandola a delle vere e proprie esperienze e per muoversi hanno fatto uso della mobilità sostenibile. Il risultato raggiunto sui social ha prodotto: oltre 2,3 milioni di utenti attraverso 2.775 post e live in lingua inglese, tedesca, francese, spagnola e italiana a cui si sono aggiunti 21 articoli advertorial pubblicati sui blog dei creators e 63 blog post in inglese che tutt’ora stanno contribuendo all’ulteriore visibilità dei territori con una forte caratterizzazione.

E se l’Umbria ha lavorato come Regione capofila alla valorizzazione dell’enogastronomia con 21 videoricette – una per ogni regione – in cui il protagonista era un prodotto IGP o DOP ora è la volta di porre l’attenzione su nuovi asset capeggiati da Marche: il nordic walking e il turismo nautico. Il primo è una disciplina che permette a tutti di attraversa l’Italia mentre per il secondo è stato messo in piedi “L’Italia vista dal mare, scopri dove ti porto”, un piano di rilancio della navigazione lungo le coste italiane con una proposta di rotte e itinerari nautici alla scoperta dell’immenso patrimonio storico, culturale, artistico, naturalistico ed enogastronomico dell’entroterra costiero e delle acque interne dell’Italia.
Il progetto rappresenta l’occasione per la definitiva affermazione del valore economico e turistico della nautica da diporto. Porti e approdi diventano così vere e proprie strutture ricettive e porte di accesso alle destinazioni turistiche, un punto di contatto con gli operatori nautici e di servizi turistici. Si tratta di 16 itinerari che ripercorrono l’Italia e le isole, ma anche le acque interne, in lingua italiana e inglese che andranno a confluire nel portale italia.it. Non si tratta di portolani, ma di descrizioni di un tratto costiero o lacustre, per invogliare il turista alla navigazione e alla scoperta del territorio, con cenni storici, informazioni utili per l’ormeggio e dei servizi a terra, indicazioni delle bellezze naturalistiche marine e del patrimonio culturale.

E poi attenzione al cicloturismo con “Le vie del Bike” che vuole unire tutto lo stivale in 4.000 km. Un unico itinerario da percorrere ognuno con i propri ritmi, ognuno con la propria bici, magari in un’unica vacanza o no. Dalle Alpi al Mediterraneo, toccando tutte le isole. Un abbraccio collettivo italiano, qualcosa di inclusivo, che unisca e non divida, metafora di quelle che sono le peculiarità del nostro Paese.

Si può percorrere con qualunque bici, da quelle più sportive fino a quelle classiche da cicloturismo. È per la maggior parte su strade secondarie asfaltate, strade bianche e sterrate. Viene fornita una mappa altimetrica e la mappatura dell’itinerario prevede anche l’indicazione dei servizi e punti di interesse lungo il percorso, ovvero, bike hotel, negozi di bici per assistenza meccanica, noleggio, ristoranti, bar e attrazioni culturali.

“Le vie del bike” avrà anche una versione virtuale tutta da vivere indoor. Per ogni regione italiana è stato realizzato, un percorso ciclistico fruibile in qualunque momento da appassionati di tutto il mondo “comodamente” da casa propria con una bici montata su uno smart trainer (rulli smart). Ogni percorso dà la possibilità quindi all’utente di pedalare indoor nei posti più belli d’Italia alla scoperta delle diverse realtà locali grazie alla realtà virtuale e al digitale. Per ogni percorso è stato realizzato un video in alta definizione e una traccia gpx che consentiranno agli utenti di avere, soprattutto nei mesi invernali, un assaggio di quello che potranno poi vivere nella realtà, recandosi fisicamente a pedalare negli stessi luoghi e lungo gli stessi percorsi scoperti grazie alla realtà virtuale. Con questa innovazione, il progetto “Le Vie del Bike” si configura come virtuoso esempio di “neverending tourism” (neverending cycling) diventando così potente strumento di valorizzazione e comunicazione dei territori italiani nel mondo senza soluzione di continuità tra virtuale e reale.

Ora non resta che continuare a lavorare su questa direzione. Sulla promozione di un’Italia sempre più attrattore per il turista globale. Una vetrina già consolidata è quella di viaggio.italia.it che si arricchisce ogni giorno di nuovo materiale – come nel prodotto cammini – che presto emigrerà sul Tourism Digital Hub (TDH) grazie a Regione Abruzzo.
Un’attività volta a uniformare e standardizzare i contenuti, per una vera raccolta digitale dell’offerta nazionale che riguarda borghi, cammini, paesaggi, sapori e vacanza attiva.

Le regioni capofila quali Umbria, Marche ed Emilia-Romagna stanno già lavorando affinchè il progetto possa anche essere un tassello importante per il 2023. I presupposti sulla carta ci sono tutti – come riporta il Decreto Ministeriale – con un finanziamento che passerà dai 3 ai 5 milioni di euro andando anche a valorizzare asset quali: la montagna, il golf, il mare e l’enogastronomia.

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