Le fiere rappresentano ancora appuntamenti importanti nel settore del turismo? In questo mondo sempre più digitalizzato e globalizzato sono ancora appuntamenti utili?
La stagione delle fiere comincia normalmente a fine settembre, primi ottobre.
Il primo appuntamento è l’Hospitality Day a Rimini o Riccione normalmente il giorno che precede il TTG (Fiera Internazionale B2B del Turismo). La prima manifestazione è un incontro con gli operatori qualificati del settore che presentano le loro esperienze, servizi, prodotti. La valenza è soprattutto nella formula ideata da Mauro Santinato che prevede un nutrito gruppo di seminari.
Il TTG, che inizia immediatamente dopo, è di fatto la prima grande occasione per incontrare gli operatori internazionali. Workshop molto utili, stand internazionali, networking, convegni… Una bella vetrina ed è anche un bel momento per rivederci tra amici e colleghi.
L’operatore turistico, ovviamente, ha come obiettivo principale l’incontro con i tour operator internazionali nei workshop organizzati, ma è opportuno che si frequentino anche i vari seminari dove si esaminano le prime analisi circa l’andamento della stagione estiva appena terminata. Un evento a cui vale la pena di partecipare, con il limite del numero delle notti che ciascun operatore ha da collocare sul mercato: infatti, i tour operator sono particolarmente interessati a chi ha molta disponibilità di “prodotto”, molto meno attenti ai piccoli hotel familiari che spesso non riescono neppure ad essere ricevuti. In questo caso è consigliabile l’adesione a consorzi, gruppi territoriali o di nicchia o gruppi di hotel qualificati per il tipo di accoglienza o il target specifico. Solo così potranno trovare spazio adeguato nel mercato internazionale.
A Londra nella prima metà del mese di novembre si tiene il WTM (World Travel Market), la cui importanza è nella visione internazionale. Ogni anno infatti, oltre alla partecipazione di tutte le nazioni con stand che rappresentano tutti i continenti, sono presenti istituti di analisi molto qualificati che presentano i loro studi circa l’andamento dell’anno in corso e le previsioni circa i mercati turistici di tutto il mondo. La valenza del WTM sta proprio nel poter seguire, anno per anno, istituti di ricerca e università e partecipare a seminari che permettono all’operatore di ogni nazione, di avere un quadro del turismo globale per poter verificare ed eventualmente ampliare la propria offerta posizionandosi su nuovi mercati.
Nella prima metà di dicembre a Firenze si tiene il BTO (Buy Tourism Online) un evento con la presenza esclusiva degli operatori della tecnologia destinata all’ospitalità. Interessanti i seminari, ma non sono presenti i tour operator e non ci sono workshop. La valenza è nell’aggiornamento nel settore tecnologico per il turismo.
La fiera più importante d’Europa per questo specifico comparto è invece l’ITB. Si tiene a Berlino nella prima metà di marzo. Gli operatori americani considerano la capitale tedesca la ”porta” principale per tutto il mercato europeo, quindi sono presenti in massa. E gli europei non possono essere da meno.
Nell’edizione di quest’anno c’erano ben otto padiglioni di aziende che operano nel settore della tecnologia per hotel. Con tutte le novità, oltre a tutti i padiglioni per ogni nazione.
La valenza di questa fiera è sicuramente questa massiccia presenza ma non dobbiamo dimenticare che il mercato turistico tedesco è numericamente il principale d’Europa, quindi è consigliabile partecipare ai workshop con i tour operator proprio per la dimensione del mercato.
La settimana successiva all’ITB si tiene la MIT (Moscow International Travel & Tourism Exhibition) a Mosca. Il mercato russo ha avuto alti e bassi, nell’ultimo periodo legati al potere d’acquisto del rublo e alle vicende internazionali, quest’anno si è vista una leggera ripresa soprattutto nel segmento lusso.
I workshop sono consigliabili solo se si ha un hotel adatto alle esigenze di quel tipo di mercato per location, stelle e qualità.
Infine ci sono BMT a Napoli (Borsa Mediterranea del Turismo) e BIT a Milano.
Non cito le fiere di Barcellona e Parigi volutamente, nel prossimo articolo vi segnalerò le fiere di settore. Quella del lusso a Mosca e quella di Cannes, quelle relative al ciclismo ed ad altri mercati “verticali” soprattutto nell’ambito dei vari sport.