Numerose sono le novità presentate da Sisian Boghossian, direttrice dell’ente del turismo armeno, il Tourism Committee of Armenia, durante l’evento per il travel trade italiano a Milano. Iniziamo dalle notizie più rilevanti: l’introduzione dei voli diretti operati da Wizzair, previsti a partire dal 2023, che collegano direttamente Roma, Milano e Venezia con Yerevan. Grazie a queste nuove rotte, è ora possibile raggiungere la capitale armena in sole quattro ore. Yerevan si presenta come una città cosmopolita e moderna, offrendo una vasta gamma di opzioni di alloggio per soddisfare ogni budget, dai boutique hotel indipendenti alle catene internazionali, tra cui Marriott, Luxury Collection, Radisson, Doubletree by Hilton, Holiday Inn e Best Western, che hanno recentemente investito nella repubblica caucasica.
Tra le proposte più interessanti spiccano i “glamping” nella regione di Lori, che consentono di immergersi nella natura incontaminata senza rinunciare al comfort e ai servizi di alto livello. Le principali novità nell’offerta di prodotto turistico riguardano le attività all’aperto, che spaziano dall’escursionismo al trekking, dalla mountain bike al kayak, e offrono esperienze adrenaliniche come il lancio con una zipline, il parapendio con lo Sky Club e il giro in mongolfiera con SkyBall. Tra queste attività, merita menzione l’International Balloon Festival che si terrà a Yerevan dal 14 al 18 ottobre. Questa varietà di attività e servizi arricchisce l’offerta tradizionale di turismo culturale dell’Armenia, attirando sia le nuove generazioni che i visitatori che da sempre apprezzano il patrimonio di antiche chiese e monasteri. È importante notare che l’Armenia è stato il primo stato a adottare il Cristianesimo come religione ufficiale nel 301 d.C., e quindi offre una straordinaria storia culturale che si estende su tremila anni e che ne fa un centro importante di turismo religioso, anche per la presenza dell’Ararat, monte biblico per eccellenza.
Un tour classico di sette notti consente ai visitatori di esplorare i siti storici e culturali più importanti del Paese, inclusa la capitale, e prevede almeno due o tre pernottamenti nelle regioni attraversate. Questo permette ai turisti di immergersi negli ambienti naturali dell’Armenia, caratterizzati da montagne e valli che vanno da paesaggi verdissimi a zone rocciose e aride, offrendo una straordinaria varietà di colori e panorami che cambiano con ogni curva della strada. Il maestoso monte Ararat, situato giusto oltre il confine turco, domina tutto il paesaggio, ricordando le leggendarie origini degli armeni e della loro lingua, che viene parlata da tremila anni.
L’Armenia vanta anche un’offerta enogastronomica ricca, con una tradizione che risalirebbe a Noè, che secondo la leggenda piantò la prima vite dopo il Diluvio universale. Questa tradizione si riflette nei ristoranti gourmet di Yerevan, nelle rinomate enoteche di Saryan Street, la “via del vino” nel centro della città, nelle cantine sparse nelle cinque regioni vitivinicole e nelle distillerie del famoso brandy armeno, tanto amato da Winston Churchill che ne richiedeva forniture regolari. L’Italia è tra i primi mercati europei dell’Armenia, ma distante da Germania e Francia e ancora di più dalla Russia. Obiettivo è superare i 12mila arrivi avuti nel 2019: per quest’anno si è oltre metà dell’opera.