Recentemente, il tour operator TUI ha cancellato numerosi viaggi natalizi in Lapponia a causa della mancanza di neve, in particolare nella zona di Kuusamo, dove le piogge intense hanno sciolto il manto nevoso, compromettendo le attività programmate. Questa situazione ha deluso molte famiglie che avevano investito cifre considerevoli per vivere l’esperienza del “paese delle meraviglie invernale”.
Agli ospiti colpiti il tour operator ha offerto la possibilità di cambiare le date di viaggio, anche per il prossimo inverno, senza costi aggiuntivi, in alternativa di prenotare nuovamente una vacanza con uno sconto del dieci per cento o di ottenere il rimborso completo del viaggio.
La scarsità di neve in Lapponia, una regione tradizionalmente associata a paesaggi innevati durante il periodo natalizio, solleva interrogativi sul ruolo del cambiamento climatico. Studi indicano che l’Artico si sta riscaldando quasi quattro volte più velocemente rispetto al resto del mondo, con temperature record registrate recentemente in Lapponia, come gli 11,1°C di novembre e una media superiore allo zero che non ha favorito le nevicate, solitamente attese attorno ai 20 centimetri in questo periodo dell’anno. Questi cambiamenti climatici non solo alterano l’estetica invernale, ma hanno anche ripercussioni sull’ecosistema locale, influenzando, ad esempio, l’habitat delle renne.
Pochi giorni fa Greenme segnalava che a Rovaniemi, città lappone che ospita il Villaggio di Babbo Natale, una delle mete più richieste dalle famiglie con bambini, le temperature erano insolitamente miti col termometro che segnava +2° e piogge torrenziali.
Il turismo invernale, fortemente dipendente dalle condizioni nevose, è particolarmente vulnerabile al riscaldamento globale. La riduzione delle nevicate e l’instabilità delle condizioni meteorologiche minacciano la sostenibilità economica delle destinazioni turistiche invernali.
La decisione di TUI di cancellare i viaggi in Lapponia potrebbe essere un segnale di una tendenza più ampia nel settore turistico. Altri operatori potrebbero dover adottare misure simili se le condizioni climatiche continuano a deteriorarsi. Questo porta a chiedersi se la Lapponia rimarrà una destinazione invernale appetibile, se basterà la neve artificiale per ripristinare la magia che si sta perdendo o se dovrà reinventarsi per attrarre visitatori in un clima in evoluzione.
