Napoli cresce come destinazione congressuale: negli ultimi 4 anni, secondo le statistiche elaborate dal Convention Bureau di Napoli (CBN), le richieste sono cresciute costantemente. con i mesi di maggio e settembre più gettonati, e segnali positivi da ottobre e aprile. Complessivamente il 72% delle richieste proveniente dal mercato italiano e il 28% da quello internazionale, con in testa Francia, UK e Stati Uniti.
“Uno degli obiettivi del CBN è riuscire a proporre la città in diversi periodi dell’anno (ad esempio nei mesi di gennaio e febbraio), sfruttando anche il clima favorevole, dando il via a quel fenomeno di destagionalizzazione che tutti gli operatori del mondo del turismo si augurano possa decollare – spiega il direttore del CBN, Giovanna Lucherini -. La partecipazione alle fiere di settore, anche
internazionali, le collaborazioni con le istituzioni e le attrazioni culturali, sono solo alcune delle azioni mirate che il CBN ha realizzato, e continuerà a realizzare, per sfruttare al meglio le alte potenzialità del settore congressuale cittadino”.
Proprio le statistiche forniscono indicazioni preziose per programmare le attività promozionali. Ad esempio risulta utile verificare come ci sia una grande richiesta di eventi medio piccoli (con un massimo di 299 persone), per comprendere come si tratti di una tipologia di eventi da consolidare, mentre si evidenziano grandi margini di crescita per eventi di dimensionamento superiore. Si è rilevato, inoltre, che la gran parte delle richieste sono relative a convegni medico-farmaceutici, seguiti da eventi Tech, Incentive e del sistema bancario-assicurativo.
“La nostra è una realtà atipica – dichiara Tomaso Cognolato, AD di Terminal Napoli Spa -, l’unica in Europa, infatti, ad essere in pieno centro, quindi facilmente raggiungibile, con sale congressuali molto versatili, da 20 a 800 posti, e dotata di un alto livello di sicurezza”. Cognolato sottolinea anche l’importanza di proporre la città di Napoli come un prodotto unico. “Per questo abbiamo aderito al CBN – conclude -, crediamo in una proposta organica, non individuale, per essere più competitivi, soprattutto a livello internazionale”.