ITA Airways ha annunciato che, a partire dalla fine del 2024, il marchio Alitalia tornerà ad affiancare quello della compagnia, con l’introduzione della scritta “inspired by Alitalia”. Questo elemento sarà visibile su alcuni touchpoint strategici e si pone l’obiettivo di omaggiare il ruolo storico di Alitalia come ambasciatore del Made in Italy nel mondo. La decisione è stata annunciata a margine dell’approvazione del bilancio semestrale consolidato al 30 giugno 2024, evidenziando risultati positivi: i ricavi hanno raggiunto 1,4 miliardi di euro, con un incremento di 300 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023. L’EBITDA è salito a 62 milioni di euro, con un miglioramento di 130 milioni rispetto all’anno precedente, mentre la disponibilità di cassa è aumentata a 393 milioni di euro, segnando un incremento di 31 milioni.

Questo ritorno al passato, inatteso ma non troppo, farebbe parte di una strategia volta a valorizzare l’identità del vettore, ma solleva non poche perplessità, nonostante l’entusiasmo dei vertici aziendali. Dopo l’acquisizione del brand Alitalia per 90 milioni di euro nel 2021, la scelta di non integrarlo subito nel nuovo vettore nazionale fu giustificata dall’intento di dare a ITA una nuova identità, differenziandosi dal fallimento che aveva travolto Alitalia e dalla richiesta dall’Europa che non vi fosse alcun tipo di continuità con la precedente compagnia di bandiera. Eppure, ora, si ritorna a un marchio che ha segnato più cadute che successi, sollevando il dubbio se questa non sia altro che una mossa di marketing nostalgico.

Se pure ITA ha presentato questa idea come un omaggio alla storia dell’aviazione italiana e al ruolo di ambasciatore del “Made in Italy” che Alitalia ha rivestito per decenni, è difficile non vedere un tono opportunistico in questa scelta: il richiamo a un passato glorioso serve davvero a rafforzare il futuro di ITA, o si tratta piuttosto di una mossa per attirare consensi in vista della complessa integrazione con Lufthansa?

Inoltre, sebbene il logo di Alitalia non tornerà subito sulle livree degli aerei, la sua presenza su alcuni touchpoint strategici impone anche domande sulla coerenza del messaggio aziendale. ITA Airways non si era forse posizionata come l’emblema di una nuova era per il trasporto aereo italiano, libera dalle zavorre del passato? In un periodo in cui ITA ha bisogno di consolidare la propria identità e costruire una reputazione solida, il richiamo ad Alitalia potrebbe rivelarsi una scelta rischiosa. Non dimentichiamo che la vecchia compagnia di bandiera è stata anche sinonimo di inefficienza e di difficoltà economiche. C’è da chiedersi se “ispirarsi” a questo brand sia la scelta giusta, invece di lasciare in un futuro a Lufthansa la responsabilità di “ripescarlo”.

Autore

  • Domenico Palladino

    Domenico Palladino è editore, consulente marketing e formatore nei settori del travel, della ristorazione e degli eventi. Dal 2019 è direttore editoriale di qualitytravel.it, web magazine trade della travel & event industry. Gestisce inoltre i progetti editoriali di extralberghiero.it, dedicato agli operatori degli affitti brevi e cicloturismo360.it, per gli amanti del turismo su due ruote. Ha pubblicato per Hoepli il manuale "Digital Marketing Extra Alberghiero". Laureato in economia aziendale in Bocconi, indirizzo web marketing, giornalista dal 2001, ha oltre 15 anni di esperienza nel travel. Dal 2009 al 2015 è stato web project manager del magazine TTG Italia e delle fiere del gruppo. Dal 2015 al 2019 è stato direttore editoriale di webitmag.it, online magazine di Fiera Milano Media dedicato a turismo e tecnologia.

    Visualizza tutti gli articoli