Nuovo anno, nuovo tentativo di vendita della compagnia aerea di bandiera: è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto per la privatizzazione di ITA Airways che prevede la facoltà per il Ministero dell’Economia e delle Finanze di cedere la propria partecipazione in ITA tramite trattativa diretta. Trattativa che è “limitata ai soggetti che singolarmente o nell’ambito di un raggruppamento hanno partecipato alla procedura. Tra le norme la possibilità di ingresso con una quota di minoranza, anche tramite uno o più aumenti di capitale. Inoltre è previsto che la maggioranza della cordata dell’acquirente debba essere rappresentato da una compagnia aerea sia in fase di apertura che di chiusura della trattativa.
Un decreto che sembra cucito apposta sull’interesse di Lufthansa, unico soggetto in gara ad aver proseguito l’interlocuzione col governo italiano dopo l’interruzione degli accordi con il fondo Certares.
Nel decreto, emanato lo scorso 22 dicembre, si legge anche che ilprezzo di acquisto terrà conto “del valore del patrimonio netto di Ita, come risultante dal bilancio della società, dalle relazioni finanziarie intermedie e dalle stime di chiusura dell’esercizio prodotte da Ita”.
Secondo il decreto la trattativa esclusiva dovrà avere dei contrappesi e definire il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita “con particolare attenzione allo sviluppo degli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio”. Inoltre al ministero dell’Economia dovranno essere riconosciuti”adeguati poteri di controllo sulla gestione ed il diritto di gradimento su nuovi azionisti” oltre a “clausole di opzione relative alla cessione della partecipazione residua detenuta”. Da questo momento i soggetti interessati possono inviare la loro offerta per entrare nel capitale della compagnia aerea italiana, ma di fatto si aspetta ora solo l’offerta della società tedesca, dato che nè MSC, nè i fondi Indigo e Certares sono compagnie aeree.