Con il cambio di governo nella trattativa per la vendita di ITA Airways sono tornate in pista le cordate Lufthansa + MSC, nonché quella capitanata dal fondo USA Indigo. La scadenza della trattativa con il fondo Certares ha infatti portato il ministro dell’Economia Giorgetti a non rinnovare l’accordo e a definire cessati gli obblighi di esclusività fissati dal precedente Governo. Il ministero dell’Economia, che controlla il 100% della compagnia, aveva inoltre anche scritto la settimana scorsa al presidente di ITA Alfredo Altavilla chiedendo di modificare l’ordine del giorno del cda dell’8 novembre con due unici punti: il primo era quello di rimuovere lo stesso Alfredo Altavilla dal ruolo di presidente, dopo il ritiro delle deleghe operative negli ultimi due CDA. Il secondo punto era la riduzione a 5 dei consiglieri di amministrazione, dai 9 attuali, per rendere le decisioni e la gestione della compagnia più rapida. Proprio per questo motivo alla vigilia del cda Alfredo Altavilla ha rassegnato le proprie dimissioni. Una contromossa accompagnata da una richiesta di manleva: accettando le dimissioni il MEF si impegnerebbe ad evitare di intraprendere azioni di responsabilità o di risarcimento. Contestualmente ad Altavilla si è dimessa anche la consigliera Frances Ouseley, che si è aggiunta ai sei consiglieri dimissionari indicati dal MEF: Lelio Fornabaio, Alessandra Fratini, Simonetta Giordani, Cristina Girelli, Silvio Martuccelli e Angelo Piazza. In carica resterebbe quindi solo l’amministratore delegato nonché direttore generale Fabio Lazzerini, con pieno mandato di portare avanti la trattativa di vendita e di gestire la compagnia.
Così nel cda dell’8 novembre si è potuto deliberare rapidamente l’accettazione delle dimissioni dei consiglieri dimissionari e definire il nuovo aumento di capitale di 400 milioni da iniettare entro novembre per permettere a ITA di superare l’inverno. Reiterato inoltre l’invito alle due cordate escluse di ripresentare la propria proposta, al fine di valutare i piani dei diversi soggetti in merito alle sinergie con le compagnie coinvolte, le garanzie per i livelli occupazionali, le proposte sulle attività cargo e sulla valorizzazione degli hub di ITA Airways, preso atto che, in ogni caso, in un mese di trattativa esclusiva, di fatto la cordata Certares non ha presentato neanche una bozza di business plan.
Nel cda si è anche deciso che il prossimo consiglio di amministrazione, le cui nomine slittano al 15 novembre, potrà avere una composizione più snella da un minimo di 3 a un massimo di 9 componenti: probabilmente saranno 4, incluso Lazzerini. Infine, spiega Repubblica, nello statuto viene inserita una nuova clausola secondo cui le dimissioni della maggioranza dei consiglieri fanno decadere l’intero Consiglio di amministrazione.